La soddisfazione della presidente della terza commissione per il decreto firmato da Occhiuto: «Una misura per quanti si trovano in condizioni di vulnerabilità socio-economica, che vivono nelle periferie»
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«L'impegno costante del presidente Occhiuto nel rafforzare il sistema sanitario calabrese compie un altro passo fondamentale con l'attuazione del Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES) 2021-2027. L'adozione del nuovo schema di convenzione e del riparto delle risorse per i progetti del Piano Operativo regionale rappresenta, infatti, una svolta cruciale per garantire un accesso più equo ai servizi sanitari per tutti i calabresi, soprattutto a coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità socio-economica, che vivono nelle periferie. Continua la complessa azione di normalizzazione della sanità regionale avviata tre anni fa». È quanto fa sapere la presidente della terza commissione regionale sanità, Pasqualina Straface, esprimendo soddisfazione per l'approvazione del nuovo decreto del commissario ad acta che sblocca oltre 40 milioni di euro di finanziamenti destinati ad interventi mirati all’accessibilità del diritto alla salute.
«Ecco cosa significa quando parliamo di azione incisiva e senza precedenti del Presidente e Commissario Roberto Occhiuto rispetto all’obiettivo quotidiano e costante di rendere normale la fruizione diffusa dl fondamentale diritto alla salute dei calabresi», prosegue.
«Le risorse stanziate nell'ambito Pnes 21-27 sono destinate a quattro linee di intervento strategiche per le sette regioni del Sud: screening oncologici, salute mentale, medicina di genere e povertà. Quest'ultima linea è gestita direttamente dall'Istituto nazionale Migranti e Povertà in collaborazione con le regioni coinvolte. Per quanto riguarda le altre tre aree, – spiega la Straface – i corrispondenti dipartimenti regionali alla salute agiscono come organismi intermedi. Per la Calabria è disponibile un ingente plafond da investire nei prossimi cinque anni su questi tre ambiti. Il decreto prevede che le cinque Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) siano titolari di specifici finanziamenti e realizzino interventi mirati sui propri territori. L'obiettivo primario di questo programma è migliorare l'accesso paritario e tempestivo a servizi di qualità e sostenibili, modernizzare i sistemi di protezione sociale, anche promuovendone l'accesso e prestando particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati, migliorare l'accessibilità l'efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità. L’ambizione condivisa e pianificata è quella di garantire parità di accesso all'assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari, compresa l'assistenza sanitaria di base ed il passaggio dall'assistenza istituzionale a quella su base familiare e sul territorio».
«Già nel corso di quest'anno, la Calabria dovrà investire circa 6,5 milioni di euro per dare il via ai progetti. Questi finanziamenti consentiranno di supportare le attività sanitarie con personale aggiuntivo – spiega ancora la presidente della terza commissione regionle – superando i limiti di spesa e il piano del fabbisogno esistenti. Inoltre, una parte significativa delle risorse sarà destinata al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e all'acquisto di nuove attrezzature. Si tratta di azioni concrete volte a implementare l'ordinaria attività delle Asp – chiosa Pasqualina Straface – consentendo a quella fascia di popolazione più fragile, che spesso incontra difficoltà nell'accedere alle cure, di poter finalmente godere di una reale equità nella salute».