Il candidato a sindaco Giacomo Perrotta ha reso noto di aver informato della vicenda la Prefettura di Cosenza, il commissario del Comune e la Corte d’appello di Catanzaro
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Le due schede elettorali ed un timbro spariti sabato sera dal seggio numero 7 a Scalea e poi ritrovati erano in possesso della presidente del seggio stesso che poi ha proseguito regolarmente nel suo ruolo. La vicenda, su cui stanno indagando i carabinieri, potrebbe avere adesso ripercussioni sull'esito del voto.
La lista Scalea Oltre ha reso noto di aver informato della vicenda la Prefettura di Cosenza, il commissario prefettizio di Scalea e la Corte d'appello di Catanzaro. «In qualità di candidato a sindaco - ha sostenuto Giacomo Perrotta, capolista di Scalea Oltre e sindaco uscente sfiduciato a pochi mesi dalla conclusione del mandato - prima dell'inizio dello spoglio, chiederò ai presidenti dei seggi di verificare durante le operazioni di assegnazione dei voti ogni timbro presente su ogni singola scheda e di verbalizzare eventuali anomalie».
Non risultano, invece, segnalazioni alle autorità da parte degli altri candidati sindaci e delle loro liste. Mario Russo, già in passato più volte primo cittadino di Scalea, e capolista di Scalea Rinasce ha sostenuto che non c'è nulla da segnalare alle autorità. «Sulla vicenda sono stati avviati accertamenti da parte delle forze dell'ordine e la presidente del seggio è stata lasciata al suo posto, cosa che non sarebbe successa se fossero state riscontrate irregolarità» ha aggiunto.
«Segnalare non servirebbe a nulla» ha detto Angelo Paravati, candidato sindaco per Scalea Futura, aggiungendo: «Se si è lasciata al proprio posto la persona che avrebbe commesso questo gesto e se le autorità preposte a vigilare dicono che va bene così, resta bene poco da fare».
Gennaro Licursi, capolista di Uniti per Scalea, infine, ha affermato che «appena saputo dell'accaduto mi sono messo in contatto con il comandante dei carabinieri il quale mi ha rassicurato che erano e sono in corso le indagini».