Sanità Calabria

Riorganizzazione della rete ospedaliera, Forza Italia: «Equità e sviluppi garantiti anche per Lamezia Terme»

Polimeni e De Biase, coordinatori provinciale e cittadino di Fi, plaudono alla modifica del decreto 69 da parte di Occhiuto: «Dopo un periodo di incertezze e dubbi, i cittadini possono sentirsi rassicurati»

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di Sonia  Rocca
28 marzo 2024
19:04

Al contrario di quanto hanno fatto le forze politiche di opposizione, Forza Italia, neanche a dirlo, plaude alla modifica del decreto 69 sulla riorganizzazione ospedaliera da parte del presidente Occhiuto intravedendo «equità e sviluppi garantiti anche per Lamezia Terme».

Lo sostengono Marco Polimeni e Salvatore De Biase rispettivamente coordinatori provinciale e cittadino del partito di Berlusconi. In altri termini il pericolo di declassamento per l'ospedale di Lamezia sarebbe, almeno per il momento, scampato.


«Dopo un periodo segnato da incertezze e dubbi, permeato dalle vibranti proteste e discussioni di associazioni e partiti - scrivono i rappresentanti di Fi - che congiuntamente ambivano a una sanità rispondente alle autentiche necessità dei cittadini, il contestato Dca 69 del 14 marzo 2024 è ora un capitolo positivamente concluso». Non si tratterebbe quindi di una modifica ma di una revoca «documentata dal presidente Occhiuto - così sempre la nota - con ragionevolezza», che «deve tranquillizzare tutti i calabresi, così come devono sentirsi rassicurati i cittadini lametini».

«Il nuovo Dca del 27 marzo 2024 – prosegue – si staglia come un'imponente architettura di speranza anche per la città della Piana, con un incremento dei posti letto da 248 a 286 e l’attesissimo “Trauma Center” regionale e con aumento delle strutture complesse dalle 15 ipotizzate nel Dca 69 a 17». Questa architettura di speranza, per usare i termini di De Biase e Polimeni, eleverebbe anche il livello di sicurezza sanitaria a Lamezia. Ecco come: «Il nuovo Dca ha demandato la definizione delle strutture semplici e delle strutture semplici dipartimentali all’emanando atto aziendale dell’Asp. Questi aggiornamenti promettono di elevare il livello di sicurezza sanitaria complessiva, riflesso di un'attenzione concreta verso il benessere dei cittadini di tutto l’hinterland lametino».

Ed a questo punto fa capolino nel resoconto di plauso al presidente Occhiuto anche l'Inail di Lamezia Terme. «Una collaborazione per la creazione di un centro di riferimento dedicato alla riabilitazione e alla sperimentazione nell'applicazione di ausili e protesi. Inoltre, si prospetta l'introduzione di una nuova terapia intensiva internistica, ideata da Gerardo Mancuso e dotata di 4 posti letto per pazienti che necessitano di cure complesse». In buona sostanza quindi un risultato soddisfacente anche per il numero dei 6.692 posti letto «simbolo tangibile di un'ardente dedizione nel garantire un servizio sanitario d'eccellenza per ogni cittadino».

«Il presidente Occhiuto - concludono i due coordinatori - dimostrando al contempo sensibilità e autorevolezza, ha saputo navigare abilmente le acque agitate della sanità regionale, ascoltando con profonda empatia la voce del popolo e le esigenze trasversali delle varie fazioni politiche. La sua leadership ha garantito una gestione sagace e inclusiva, orientata al miglioramento continuo del sistema sanitario per il bene comune. L’equità territoriale nelle politiche sanitarie è dunque pienamente garantita anche per la città di Lamezia Terme». Una campana dunque completamente diversa da quanto invece continuano a sostenere i partiti di centrosinistra che a Lamezia proseguono nella mobilitazione.

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