La promessa di un’elisuperficie per l’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati sembra destinata a rimanere ancora lontana dalla realtà. Il Nursind Cosenza, attraverso una nota inviata ai vertici dell’Asp e del Comune, chiede chiarimenti sulla mancata realizzazione del progetto, rinnovando l’allarme sulla sicurezza dei cittadini e sull’efficienza dei soccorsi.

A firmare la comunicazione il segretario aziendale del presidio Nicodemo Capalbo, che ricorda come nella delibera Asp n. 2079 del 28 settembre 2023 fossero state individuate aree idonee per la creazione di basi Hems (Helicopter Emergency Medical Service) su tutto il territorio provinciale. «Tra le aree individuate – scrive – figurava anche il territorio di Cariati, dove erano stati eseguiti sopralluoghi e valutazioni da parte di Enac e delle strutture competenti. Tuttavia, le aree rilevate non sono risultate compatibili con i requisiti tecnici per il servizio di elisoccorso, ad eccezione di un sito distante circa 10–15 minuti dal presidio ospedaliero».

Il sito in questione è quello individuato al campo sportivo di località Varco, già in passato al centro di polemiche proprio per la sua ubicazione che non lo rende compatibile con le esigenze di un servizio che necessita prima di tutto di celerità.

Il dirigente del Nursind ricorda anche un episodio in cui «i soccorritori si sono trovati in presenza di pascoli e animali durante le operazioni di atterraggio».

Un sito, quello di località Varco, che otto mesi fa l’attuale amministrazione comunale di Cariati aveva indicato come «soluzione temporanea». Mentre ancora prima l’ente – all’epoca guidato da Filomena Greco – aveva già elaborato un progetto per la realizzazione dell’elisuperficie adiacente all’attuale Pronto soccorso, in un terreno di proprietà comunale, con tanto di sopralluogo da parte da parte dell’Enac e del responsabile del servizio di elisoccorso dell’Asp di Cosenza. Un progetto, questo, che per la sua concretizzazione avrebbe previsto la rimozione – e il successivo reimpianto – di alcuni alberi secolari «ma avrebbe consentito un servizio di emergenza moderno e funzionale, simile a quello già operativo nel territorio di Paola, con voli anche notturni», sottolinea Capalbo.

La preoccupazione è oggi accresciuta da un'altra circostanza: «Sembra che la stessa area – spiega il sindacalista – sia destinata alla realizzazione di un’autostazione per pullman, scelta che desta forti perplessità, poiché si sacrifica un’opportunità vitale per l’assistenza sanitaria del territorio».

Il Nursind solleva tre domande cruciali: perché il progetto dell’elisuperficie non sia stato realizzato nonostante le intese già definite; se esista un nuovo piano alternativo per garantire il servizio di elisoccorso a Cariati; se il Comune intenda rivalutare la destinazione del terreno adiacente all’ospedale.

«Riteniamo che un ospedale prossimo alla riapertura, come quello di Cariati, non possa essere privo di una struttura di elisoccorso, essenziale per garantire tempestività nei soccorsi e salvare vite umane», rimarca Capalbo. E aggiunge: «Un’elisuperficie può fare la differenza tra la vita e la morte per i pazienti critici. Un’autostazione per autobus può essere realizzata altrove».