Il Congresso della Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese è un annuale appuntamento che offre un’occasione di condivisione tra specialisti, operatori sanitari, amministratori e associazioni. Quest’anno, la XIV edizione si svolge nella sala convegni del Grand Hotel San Michele
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Si svolge quest’anno a Cetraro, nelle giornate del 24 e del 25 ottobre, il Congresso della Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese, atteso e apprezzato annuale incontro di aggiornamento e di confronto scientifico e organizzativo-assistenziale di respiro nazionale e internazionale.
Un network assistenziale
La Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese è un network assistenziale unico in Italia, costituito da una rete di più Centri di Diabetologia Pediatrica, ubicati presso i Reparti ospedalieri di Pediatria e distribuiti omogeneamente nel territorio regionale. Al loro interno vi operano in modo coordinato esperti pediatri diabetologi, i quali assicurano a tutti i bambini e giovani residenti in Calabria un’assistenza di elevato livello qualitativo nella prevenzione e cura del diabete mellito e patologie correlate, grazie anche a un costante aggiornamento degli operatori sanitari.
La Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese, operante dai primi anni 2000, è considerata esempio di sanità virtuosa in riviste scientifiche nazionali e internazionali specializzate, è modello assistenziale di riferimento nella legislazione nazionale e regionale riguardante l’organizzazione dei servizi sanitari peri il diabete, ed ha di fatto azzerato l’emigrazione sanitaria dei bambini e giovani con diabete calabresi.
Il congresso
Il Congresso della Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese è un annuale appuntamento che offre un’occasione di condivisione tra specialisti, operatori sanitari, amministratori e associazioni. Si svolge presso la sala convegni del Grand Hotel San Michele e quest’anno, 2025, giunge alla sua XIV edizione e quindi si celebra proprio allo scoccare del primo quarto del XXI secolo, fase storica cruciale che si configura per la Diabetologia Pediatrica un periodo non semplicemente di cambiamenti epocali, ma come un cambiamento d’epoca.
Le nuove frontiere
Obiettivi fino a pochi anni fa ritenuti utopici, oggi diventano attuali o più concreti, grazie alle novità fornite dall’esponenziale avanzamento della ricerca di base e delle nuove tecnologie e grazie all’arricchimento del team diabetologico di figure professionali innovative come il chinesiologo delle attività motorie preventive e adattate. Su questi aspetti si snoda il programma approntato dai responsabili scientifici del congresso.
Si tratta della Dott.ssa Fiorella De Berardinis, medico diabetologo e pediatra, responsabile del locale Centro di Diabetologia Pediatrica ubicato presso l’Unità Operativa Complessa di Pediatria di Cetraro, diretta dalla Dott.ssa Antonietta Distilo, il prof. Dario Iafusco, della Clinica Pediatrica dell’Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli e Direttore del rispettivo Centro Regionale di Diabetologia Pediatrica e il dott. Francesco Mammì, già Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria di Locri e Coordinatore della Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese.
Screening e diagnosi precoci
Si affrontano infatti: lo screening e la diagnosi precoce del diabete tipo 1 con i loro risvolti psicologici e la prevenzione della chetoacidosi diabetica in riferimento all’attuazione in varie realtà di ricerca e assistenziali regionali della Legge 130 del 15 settembre 2023; le nuove terapie immunitarie che possono prevenire l’esordio stesso del diabete tipo 1; le nuove tecnologie per la terapia insulinica sostitutiva; il supporto delle tecnologie digitali, dell’Intelligenza Artificiale e della telemedicina; la terapia genica del diabete tipo 1; la somministrazione dell’esercizio fisico come vera e propria terapia; gli iperinsulinismi congeniti, sfide per il neonatologo e il diabetologo pediatra; la prevenzione del diabete tipo 2 e le nuove terapie per l’obesità infantile.
Gli avanzamenti scientifici
Il diabete mellito tipo 1 e tipo 2 in età pediatrica sono sempre più frequenti, hanno notevole impatto personale, familiare e sociale. A fronte di ciò aumentano le diseguaglianze socioeconomiche e si riducono le risorse umane ed economiche, ma in realtà la prevenzione e il trattamento intensivo sin dall’esordio non solo migliorano la qualità della vita, ma sono un vantaggio in termini di sostenibilità economica per il Sistema Sanitario Nazionale. Tanti sono gli avanzamenti scientifici da poter affermare che abbiamo spiccato il volo verso “l’Isola Pancreatica che non c’è”, cioè verso la cura più efficace e “lieve” e magari definitiva del diabete mellito.

