Il rup ha avviato la procedura per l’affidamento del servizio di fattibilità tecnico-economica. Ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte. Disponibili per ora solo 346 milioni
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Si avvia alla rampa di lancio il progetto per la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza. È stata infatti approvata nei giorni scorsi la delibera che dà ufficialmente il via libera alla procedura di affidamento del servizio di progettazione di fattibilità tecnico-economica (PFTE). Si tratta di un passaggio propedeutico al successivo affidamento dell’appalto integrato e utile, secondo quanto si legge nell’atto, a «dare impulso al procedimento al fine del conseguimento degli obiettivi» contenuti nell’ordinanza di Protezione civile.
Gli ospedali calabresi
Il riferimento è al provvedimento assunto nel marzo scorso dal capo della Prociv che ha autorizzato uno speciale regime derogatorio in Calabria per realizzare e completare le opere di edilizia sanitaria, dopo la dichiarazione da parte del Governo dello stato d’emergenza per 12 mesi.
Il nuovo rup
Il commissario delegato, ovvero il presidente dimissionario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, prima di rimettere il mandato ha infatti proceduto alla sostituzione in corsa del precedente rup, il commissario dell’Asp di Crotone Monica Calamai, con il dirigente del dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, Roberto Luigi Rufolo. Quest’ultimo ha quindi ricevuto in eredità tutti gli interventi finanziati con fondi Inail e, in particolare, la gestione della fase progettuale per la fattibilità tecnico economica degli ospedali di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Polistena e Reggio Calabria.
Cosenza ai nastri di partenza
Si parte quindi con Cosenza. Proprio ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte per l’affidamento del servizio di ingegneria e architettura. Secondo quanti si legge nella lettera di invito, la realizzazione dell’opera è prevista in località Arcavacata, nel comune di Rende.
Il nuovo ospedale
Il costo stimato per la realizzazione dei lavori è di 360.650.000. Il fabbisogno finanziario integrale ammonta, invece, a 546 milioni, somma che al momento trova solo parziale copertura nei 346 milioni di fondi già assegnati da Inail con il Dpcm del settembre 2022. La restante quota dovrebbe essere sempre finanziata dall’Istituto. Risale infatti allo scorso giugno la richiesta del commissario delegato di integrare le risorse con ulteriori 200 milioni.