Ancora Lotito. Sempre Lotito quando c'è di mezzo la sanità di Calabria (in tutte le sue modalità). Legge di Bilancio che vai, Lotito pronto che trovi con i suoi emendamenti multicolor.

Fallito il blitz dello scorso anno (sostanziale depenalizzazione del falso in bilancio post mortem per i direttori generale), portato all'incasso due anni fa il secondo Decreto Calabria (con pieni poteri al commissario Occhiuto) ecco riapprezzarlo in questa Legge di Bilancio con altri emendamenti essenziali alla nuova architettura del presidente e parzialmente commissario Occhiuto.

Un nuovo pacchetto di norme inserite nel maxi emendamento Lotito con cui si può uscire dal commissariamento della sanità con il solo saldo contabile (non per forza disponibile) in ordine e con la soglia "appena sufficiente" dei Lea. Stop.

Se passa il progetto Lotito la Regione esce più agevolmente dal commissariamento cosicché Occhiuto abbandona la seggiola debilitata del commissario (o chi per lui) riaccomodandosi su quella divenuta più comoda del dominus effettivo della partita. La sanità in totale disponibilità della Cittadella con il via libera alla nuova architettura delle aziende che ha in mente il presidente Occhiuto.

Centrale quindi ancora una volta il ruolo "in campo" di Lotito. Presidente della Lazio e senatore di Forza Italia piuttosto "vivace" già da un pezzo da queste parti con la "partita" dell'appalto per le pulizie all'Asp di Cosenza (giro da 40 milioni di euro oltre Iva). Gara complessa e chiacchierata (presto sugli schermi con Report). Gara su cui (almeno) l'Anac ha acceso fari salvo comunicare per vie traverse che sussisterebbero disordini e anomalie sia pure in un contesto di rispetto delle procedure. Se è sufficiente o meno per assegnarla senza controindicazioni non è dato sapere.