Si è tenuto oggi il previsto incontro tra i sindacati e la Sisac per il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale – Acn della medicina generale e del territorio. Firmata la pre-intesa per il triennio 2020 2024 che riguarda migliaia di medici di famiglia, di continuità assistenziale e del 118.

Per Fmc ha firmato il segretario nazionale, Francesco Esposito, che alla fine della riunione ha dichiarato: «Un accordo di transazione con ombre e qualche luce, ma necessario per chiudere la stagione dei ritardi e metterci alle spalle un atto di indirizzo delle regioni a isorisorse.

Firmiamo oggi ma per il triennio già passato, un malcostume che si ripete da anni e che speriamo sia definitivamente archiviato con l'impegno della controparte pubblica di riaprire subito le trattative per il 2026, così da allineare temporalmente e finalmente l'anno e l’Acn. E partendo, stavolta, da un atto di indirizzo frutto di dialogo con le parti sociali, con risorse adeguate e con una visione riformista dal punto di vista organizzativo e normativo perché, è bene ricordarlo, gli accordi servono a valorizzare i medici per tutelare i cittadini e la sanità pubblica, per rispondere alla domanda di salute in modo efficace ed efficiente».

Nel merito della pre-intesa cambia poco sottolinea il segretario nazionale Esposito: «Partiamo da una nota negativa chiarissima, oltre agli aspetti citati precedentemente: è insufficiente rispetto al peso dell'inflazione, con un aumento previsto solo del 5,78%. Buona invece la previsione di una maggiore protezione e flessibilità oraria per le donne medico in maternità. Positivo, sempre sul piano della flessibilità, che si favoriscano quei medici che vogliono operare nelle case di comunità senza l'obbligo di transitare nel ruolo unico. Chiudiamo questa fase – conclude Esposito – ora serve un vero cambio di passo per la sanità pubblica puntando sui medici, perché cresce il disagio e l'insofferenza nella categoria dopo anni di politiche sanitarie con poche idee e senza investimenti».