La testimonianza di un anestesista interpellato da una ditta incaricata di coprire i posti vacanti negli ospedali di Tropea e Serra San Bruno: «Contattato solo per riempire una casella vuota, colleghi pagati 100 euro all’ora per dormire in reparto»
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«La telefonata mi è arrivata qualche giorno fa: la società ha avuto il mio numero da una collega e mi ha contattato con una proposta molto conveniente sul piano economico. Quello che non capisco è come possa essere conveniente per i calabresi». Parla un medico anestesista che preferisce restare anonimo e racconta a LaC News24 l’altro lato dell’esternalizzazione dei servizi sanitari. Le Asp calabresi, a corto di medici, si rivolgono a società che fanno la parte complicata del lavoro – il reclutamento, visto che molti concorsi vanno deserti – e iniziano una ricerca che ovviamente non passa attraverso concorsi e avvisi pubblici ma sfrutta chiamate dirette e contatti personali. Un medico rifiuta e, magari, segnala un collega: così inizia il giro delle telefonate che bypassa procedure spesso farraginose (ma indispensabili per le strutture pubbliche).
È successo anche al “nostro” medico: una telefonata e poi una serie di allegati per offrire i chiarimenti del caso. Quelli economici, di sicuro. Per il resto sono rimasti parecchi dubbi: «Non è che mi abbiano spiegato bene cosa ci sarebbe stato da fare. Nessun riferimento specifico a un primario o a un reparto, si è capito soltanto che gli serviva un anestesista per gli ospedali di Tropea e Serra San Bruno». Un po’ poco per un professionista che avrebbe voluto indicazioni più specifiche. Non è l’unica domanda. Ce n’è un’altra che è rimasta in testa all’anestesista contattato dalla società privata: «Se erano disposti a pagarmi 90 euro all’ora, chissà quanto finirà per spendere l’Asp per questo servizio. Forse sarebbe più conveniente contattare direttamente i medici». Domanda da passare, ovviamente, al vaglio delle procedure. Che, per ora, assegnano il servizio alla ditta esterna per circa 137mila euro destinati alla copertura di poco più di 1.600 ore (una spesa di circa 84 euro l’ora). Costoso ma inevitabile, dicevamo: negli ultimi mesi, infatti, i commissari che hanno gestito l’Asp avevano provato a reperire personale con un avviso pubblico, senza successo, anche per la scarsa attrattività della sanità vibonese.
A questo si aggiunge che il concorso per titoli ed esami indetto dalla Commissione straordinaria il 20 giugno scorso per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 10 posti di dirigente medico nella disciplina di Anestesia e Rianimazione, richiede almeno 4 mesi per essere espletato. Troppi.
Qualche difficoltà – lo prova il giro di telefonate avviato per reperire medici – la sperimenta anche la società a cui l’Azienda sanitaria ha affidato il servizio. Lo dimostrano anche i messaggi inviati via whatsapp, quasi uno spot per la proposta: «C’è la stanza per il medico a uso foresteria in ospedale, il compenso orario per le 12 ore di guardia attiva corrisponde a 90 euro l’ora. I turni da 12 ore di pronta disponibilità sono pagati 50 euro l'ora». Per tornare al lato economico i vantaggi sono chiarissimi: oltre mille euro per 12 ore di guardia attiva sono una cifra considerevole. Il medico sentito da LaC News24 semplifica il concetto ma rende bene l’idea: «In alcuni ospedali ci sono medici ultra 70enni pagati fino a 100 euro all’ora per passare le notti a dormire. E poi la sanità in Calabria non ha abbastanza ambulanze per salvare i propri cittadini. È un sistema da rivedere».