La regione più performante, il Veneto, raggiunge una performance massima pari al 55% del livello teoricamente ottenibile, mentre la Calabria, ultima in classifica, si attesta al 23%. La distanza dai livelli ottimali riflette una crescente aspettativa degli stakeholder, che richiedono standard sempre più elevati; qualora la soddisfazione di questi ultimi per i migliori risultati registrati a livello regionale fosse ritenuta "piena", la performance del Veneto si attesterebbe al 69% del massimo teorico.

È quanto emerge dalla XIII edizione dello studio sulle Performance regionali condotto da Crea Sanità (Centro per la Ricerca economica applicata in Sanità dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), che analizza le opportunità di tutela della salute offerte ai cittadini nelle diverse regioni italiane. Lo studio, realizzato con il contributo di un panel di 107 stakeholder del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sarà presentato a Roma il 2 luglio 2025 dalle 14:30 alle 16:30 presso Palazzo Baldassini – Istituto Luigi Sturzo (Via delle Coppelle, 35 – Roma).

Nel periodo 2019–2024, anticipa Crea Sanità, si è comunque registrato un miglioramento dell’indice complessivo di performance, e le analisi hanno anche rilevato come il divario tra le regioni più e meno performanti si stia progressivamente riducendo. Questo processo è attribuibile soprattutto ai miglioramenti registrati nelle regioni del Mezzogiorno e del Centro.

I risultati mostrano un quadro complesso, caratterizzato da un aumento delle aspettative degli stakeholder – e dei cittadini in particolare – e da una correlazione positiva tra la performance dei servizi sanitari e il livello di soddisfazione dei cittadini. È stata inoltre rilevata una correlazione positiva, ma meno forte, tra la performance e la qualità della vita percepita.

Un altro aspetto emerso è che la qualità della vita relativa alla salute percepita è meno strettamente legata alla performance dei sistemi sanitari regionali. Alcune regioni del Sud, pur con livelli di performance sanitaria più bassi, registrano una qualità della vita superiore rispetto ad altre regioni più performanti. Questo fenomeno conferma che la qualità della vita percepita dipende anche da fattori culturali, educativi e ambientali, oltre che dalle aspettative dei cittadini, che variano in base al contesto socioeconomico.

Tutti i risultati dell’analisi, che disegna un quadro aggiornato dell’assistenza sociosanitaria in Italia, saranno accompagnati da schede regionali con gli indici di performance e le nuove analisi sulla qualità della vita e sulla soddisfazione dei cittadini.