A Gizzeria una due giorni dedicata al traguardo raggiunto dall’ambulatorio dell’Asp di Catanzaro. Occasione per riaffermare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce nella gestione delle malattie del fegato
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Un traguardo importante per la sanità calabrese e per la comunità scientifica nazionale: l’Ambulatorio di Epatologia e Valutazione Trapianto Fegato dell’Asp di Catanzaro celebra 25 anni di attività, ripercorrendo un cammino che ha visto l’evoluzione della medicina epatologica, dalla prevenzione alle terapie innovative, fino alle prospettive future di ricerca e cura.
Per celebrare l’evento dal titolo “25 anni di Epatologia a Lamezia”, è in corso a Gizzeria una due giorni dedicata all’impegno e ai risultati raggiunti dall’Ambulatorio dell’Asp di Catanzaro, che in oltre due decenni ha rappresentato un punto di riferimento per la diagnosi, la cura e la gestione dei pazienti con epatopatie complesse, fino alla valutazione per il trapianto di fegato. Una iniziativa che intende rappresentare non solo un momento di riconoscimento del lavoro clinico e scientifico svolto, ma anche un’occasione per riaffermare l’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e dell’integrazione multidisciplinare nella gestione delle malattie del fegato.
«Se penso a quando abbiamo iniziato questa avventura scientifica, nel 2000, ricordo che siamo partiti con poche risorse sia umane che tecnologiche e poi via via nel tempo siamo riusciti ad imporci grazie anche al supporto dei vari management aziendali che hanno investito in questo settore» - ha dichiarato il dottore Lorenzo Antonio Surace responsabile ambulatorio infettivologia ed epatologia dell'Asp di Catanzaro. Nell'ultimo decennio l'equipe guidata da Surace, ha intrapreso un rapporto di fitta collaborazione con il Policlinico e il centro trapianti di Bologna, testimoniato anche dalla presenza al convegno di esponenti di primo piano della sanità in Emilia Romagna.
Secondo la dottoressa Maria Cristina Morelli, epatologa del Centro Trapianti di Bologna, eventi come quello di Gizzeria «rappresentano la testimonianza della collaborazione strettissima che abbiamo impostato insieme al dottor Surace in questi ultimi 10 anni».
Gli ha fatto eco il dottor Fabio Piscaglia, direttore reparto Medicina Interna, Malattie epatobiliari e immunoallergologiche Ircss Bologna, il quale ha ribadito l'importanza e il valore sociale e sanitario dalle collaborazione che intercorre tra l'equipe di Surace e il Policlinico Sant'Orsola di Bologna. «Un collaborazione molto vantaggiosa - ha detto Piscaglia - per noi medici perché possiamo mantenere una expertise al massimo, vedendo un'ampia gamma di pazienti, ma soprattutto molto utile per i cittadini calabresi che, a seconda dal tipo di patologia, possono avere necessità di continuare a venire a Bologna, oppure, dopo essere stati inquadrati e aver avuto le raccomandazioni terapeutiche, possono tornare a stare nelle loro case ed essere ben seguiti vicino a casa».

