Dal convegno “Mediterraneo da remare”, il ministro per lo sport rilancia lo Stretto come palcoscenico internazionale «attraverso una competizione che avrebbe fatto conoscere una parte dell'Italia come quella»
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«Io avevo sognato l'America's Cup nello Stretto tra Calabria e Sicilia, c'era la suggestione che potesse anticipare qualcosa, come il ponte sullo Stretto, attraverso una competizione che avrebbe fatto conoscere una parte dell'Italia come quella». Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, a margine del convegno 'Mediterraneo da remare', a Roma.
Parlando più nello specifico del ponte sullo Stretto ha aggiunto: «Io faccio il tifo perché, al di là della complessità e degli investimenti possa essere un defibrillatore di sviluppo sostenibile del quale hanno bisogno Calabria e Sicilia. Poi capisco che non tutti siamo della stessa idea, ma credo che questo ponte si possa fare». Abodi ha poi concluso: «I grandi avvenimenti, come l'America's Cup, aiutano e sono un veicolo di un ulteriore promozione di una relazione con il mare virtuosa, attiva, sana. I Giochi Gioventù, ad esempio, sono iniziati quest'anno con sei discipline, manca l'acqua, ma ci sarà dalla prossima edizione con il nuoto».