Chi non ha l’autorizzazione da parte della competente commissione e sta giocando in deroga nel proprio impianto, già a partire da questo fine settimana non potrà disputare le partite a porte aperte per ragioni di pubblica sicurezza.

E’ il contenuto di una comunicazione inviata nelle ultime ore dal vicequestore della Polizia di Stato di Reggio Calabria Francesco Muraca a tutti i Comuni che riprende un avviso della Prefettura relativo alla verifica delle condizioni di agibilità degli impianti sportivi presenti nei rispettivi territori.

Lo scorso 3 novembre si è tenuta una riunione con la partecipazione di numerosi amministratori locali, dagli esiti della quale si è preso atto della pressocché totale assenza di controlli sulle strutture destinate, in particolare, alla disputa degli incontri di calcio, fatte salve rarissime eccezioni.

«In tal senso – ha scritto nella sua comunicazione il prefetto Clara Vaccaro - risulta pertanto necessario provvedere con ogni possibile urgenza alla esecuzione delle verifiche da parte delle Commissioni di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, ai fini della fruibilità dei campi da gioco».

Nell'occasione la Prefettura evidenzia come «l'utilizzo della prassi di autorizzare tramite ordinanza contingibile ed urgente lo svolgimento delle partite, ai sensi dell'art. 54 TUEL, risulta non confacente, tenuto conto delle caratteristiche peculiari di tali provvedimenti eccezionali (adottati nella qualità di Ufficiale del Governo), nello specifico privi delle caratteristiche basilari di legittimità, come segnalate nel tempo anche dalla Corte costituzionale e dalla giurisprudenza amministrativa. Gli eventuali analoghi provvedimenti che dovessero essere emanati saranno soggetti ad annullamento».

I Comuni, dunque, hanno 30 giorni di tempo per assumere le iniziative attraverso le rispettive commissioni di vigilanza.