Dopo gli episodi allo stadio “Rizzo”, il club bizantino prende le distanze dai responsabili: «Condanniamo con forza ogni forma di violenza». Solidarietà al Trebisacce e alla donna ferita
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Dopo i disordini verificatisi ieri pomeriggio allo stadio “Stefano Rizzo” di Rossano, durante la partita tra Rossanese e Trebisacce, arrivano le prese di posizione ufficiali delle istituzioni e dei club coinvolti. L’incontro, valido per il campionato di Eccellenza, era stato momentaneamente sospeso alla mezz’ora del secondo tempo, sul 4-0 per gli ospiti, dopo il lancio di pietre e bottiglie che ha colpito alcuni tifosi del Trebisacce, provocando il ferimento di una donna.
Dopo la condanna del Comune di Trebisacce, che ha parlato di «una giornata di sport trasformata in intolleranza e violenza», e le parole del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che ha definito «imbecilli» gli autori del gesto, è arrivata poco fa anche la nota ufficiale dell’Asd Rossanese, che prende le distanze dai responsabili e ribadisce la propria linea di condanna verso qualsiasi comportamento violento.
«La Società Asd Rossanese si dissocia fermamente e senza riserve dalla vile condotta messa in atto nella giornata di ieri da parte di pochi soggetti che nulla hanno a che fare con la stragrande maggioranza della tifoseria rossoblù», si legge nel comunicato.
«Da anni, con sacrificio e passione, abbiamo costruito un centro di aggregazione sano e inclusivo, rivolto ai giovani, alle famiglie e a tutti gli appassionati di calcio. Il nostro impegno parte dal settore giovanile e arriva fino alla prima squadra, con l’obiettivo di promuovere valori sportivi, educativi e sociali».
La società sottolinea bizantina inoltre che «i risultati sportivi possono essere altalenanti» ma che «è nei momenti difficili che emergono maturità e vera passione».
«Accettiamo le critiche, anche dure – prosegue la nota – purché espresse in modo civile e costruttivo. Non possiamo però tollerare comportamenti violenti, aggressivi o irrispettosi che minano la serenità del nostro ambiente e allontanano le famiglie e i bambini dallo stadio».
«Il calcio è uno spettacolo, una passione, un gioco – continua il comunicato –. Non è accettabile che un evento sportivo si trasformi in un’occasione di tensione e paura. Condanniamo con forza ogni forma di violenza e ci dissociamo da chi, con atteggiamenti incivili, ha infangato il nome della nostra società e della nostra città».
La Rossanese rivolge poi «piena solidarietà alla società ASD Trebisacce Calcio e, soprattutto, alla signora vittima della vile aggressione, alla quale esprimiamo la nostra vicinanza», precisando tuttavia che «è stato un atto violento esterno, consumato in un contesto fuori dal controllo e dal campo delle responsabilità della nostra società, a cui non può essere mossa alcuna mancanza in merito».
«Siamo amareggiati – conclude la nota – ma determinati a ripartire con la dignità e la pacatezza che ci hanno sempre contraddistinto. Continueremo a lavorare in silenzio, con lealtà e rispetto, per difendere i valori che ci hanno permesso di costruire una realtà solida e apprezzata. Non permetteremo a nessuno di distruggere ciò che abbiamo costruito con amore e dedizione. Ripartiamo a testa bassa, accettando le sconfitte sul campo, soprattutto quando l’avversario è superiore. Ma non accetteremo mai la vergogna di comportamenti che allontanano i nostri ragazzi e le nostre famiglie da ciò che dovrebbe essere una festa dello sport».



