Momenti di paura questo pomeriggio allo stadio “Stefano Rizzo” durante la partita di Eccellenza tra Rossanese e Trebisacce. Intorno alla mezz’ora del secondo tempo, sul risultato di 4-0 per gli ospiti, alcuni oggetti, tra cui pietre e bottiglie, sarebbero stati lanciati verso il settore dei tifosi del Trebisacce, provocando il ferimento di una donna. L’arbitro ha deciso di sospendere momentaneamente la gara per oltre dieci minuti, prima che si riprendesse il gioco.

Gli episodi hanno suscitato immediate reazioni ufficiali. L’Amministrazione Comunale di Trebisacce ha espresso «la più ferma condanna per i gravi episodi di violenza» e ha sottolineato come ciò che «avrebbe dovuto essere una giornata di sport, di passione e di sana competizione si è trasformato in un contesto di tensione e intolleranza». Il Comune ha rivolto «un sincero augurio di pronta guarigione e la massima solidarietà» alle persone coinvolte, ribadendo che questi gesti «nulla hanno a che vedere con i valori di rispetto, amicizia e condivisione che lo sport dovrebbe trasmettere». La nota conclude con un appello alla comunità di Corigliano-Rossano affinché prenda le distanze dai comportamenti violenti e non lasci che pochi facinorosi oscurino la vera immagine della Calabria.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che ha condannato senza mezzi termini l’accaduto: «I tifosi veri possono manifestare la loro passione anche con proteste sportive, ma gli imbecilli fanno cose come quelle viste oggi, che con lo sport e con la vita sociale della nostra città non c’entrano nulla». Stasi ha ricordato esperienze personali, come quella dell’anno scorso quando portò la figlia di tre anni a vedere una partita, sottolineando il diritto di migliaia di tifosi «a godersi le partite senza che un gruppo minoritario di facinorosi lo impedisca». Il sindaco ha infine elogiato il Trebisacce per la prestazione sportiva, rimarcando come «il triste spettacolo sugli spalti non dovrà ripetersi mai più».