Momenti di tensione questo pomeriggio a Rossano, durante la partita tra Rossanese e Trebisacce, valida per l’ottava giornata del campionato di Eccellenza.

Intorno alla mezz’ora del secondo tempo, con il risultato di 4-0 per gli ospiti, sugli spalti si sono registrati attimi di concitazione. Alcune pietre e bottiglie sarebbero state lanciate in direzione del settore occupato dai tifosi del Trebisacce, colpendo alcuni sostenitori trebisaccesi e provocando, secondo le prime ricostruzioni, il ferimento di una donna, a quanto pare colpita alla testa da una pietra. La persona ferita è stata accompagnata successivamente al Pronto soccorso per le cure del caso.

L’arbitro, accortosi della situazione, ha deciso di sospendere momentaneamente la gara per motivi di sicurezza. Dopo oltre dieci minuti di stop e il successivo intervento delle forze dell’ordine per ristabilire la calma, la partita è ripresa regolarmente. Restano da chiarire le dinamiche esatte dell’accaduto.

«Commentare episodi non è bello, soprattutto quando accadono durante una partita di calcio - ha detto il ds del Trebisacce Rugiano -. Mi spiace per la società della Rossanese che ringraziamo per l’accoglienza ma quello che è accaduto fuori dallo stadio non è giustificabile. Vedere donne e
bambini piangere non è bello».

«La prestazione oggi è stata pessima e la responsabilità è dei calciatori che scendono in campo - dice il presidente della Rossanese Abruzzese -. Capisco la delusione dei tifosi ma non condivido assolutamente alcuni atteggiamenti».

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi: «I tifosi veri, quando opportuno, possono date vita a proteste sportive, anche dure – ha scritto sui social il primo cittadino –. Gli imbecilli, invece, fanno cose come quelle accadute oggi, che con il calcio, lo sport, la vita sociale, con la città di Corigliano-Rossano non c'entrano nulla».

E ancora: «Già le voci di qualche settimana fa di alcuni calciatori presi di mira non mi erano affatto piaciute. Oggi si è superato il segno. L'anno scorso ho portato mia figlia di 3 anni a vedere la partita e si è divertita molto, e come tanti papà intendo continuare a farlo senza che questo gruppo minoritario di imbecilli lo impedisca».

«Siamo in migliaia ad essere tifosi veri delle nostre squadre: prendiamo apertamente le distanze da chi confonde la partita con il proprio circo e non merita di stare nei nostri impianti. Faccio i complimenti al Trebisacce per la splendida prestazione. Come comunità siamo molto più dispiaciuti per il triste spettacolo intorno agli spalti che per il risultato sportivo, uno spettacolo che non dovrà ripetersi mai più».