Il caso

Reggina, Cardona: «Vogliamo rispettare le regole, ma non ci hanno fatto pagare»

Il presidente amaranto sulla vicenda tasse: «Abbiamo avuto l’ispezione della Covisoc a metà febbraio. Fin qui, dopo aver fornito tutti i documenti richiesti, non ci è stato contestato nulla». E la rivelazione: «A gennaio ci è stato vietato di prendere Forte»

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di Matteo Occhiuto
15 marzo 2023
11:03

24 ore al 16 marzo. La Reggina si avvicina a un'altra fondamentale deadline extracalcistica, quella dei contributi INPS. Già un mese fa si era creata grande tensione in casa amaranto, relativamente alle ricevute Irpef. In quel caso gli amaranto ricevettero il veto del Tribunale a pagare, in virtù della non definitiva omologa della ristrutturazione e rateizzazione dei debiti grazie al Salva Aziende.

L'intervista

A ventiquatt'ore dalla nuova scadenza, Marcello Cardona, Presidente della Reggina, è intervenuto al Corriere dello Sport, per fare il quadro della situazione: «Non abbiamo causato alcuna inadempienza - ha sottolineato Cardona -. Siamo nei tempi dettati dal Tribunale, noi abbiamo chiesto di pagare ma ci è stato impedito, nonostante avessimo la possibilità di farlo. La proprietà ha aziende quotate in borsa in cui i bilanci sono certificati, come quello della Reggina, da Deloitte».


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Cardona ha continuato, spiegando quanto successo finora: «Abbiamo avuto l’ispezione della Covisoc a metà febbraio. Fin qui, dopo aver fornito tutti i documenti richiesti, non ci è stato contestato nulla: c’è un accertamento in corso, aspettiamo di conoscere il percorso che ci sarà richiesto di effettuare. Noi vogliamo rispettare le regole degli ordinamenti generali e sportivi».

Giornalista
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