Non il miglior debutto stagionale per i giallorossi, che contro il Sudtirol hanno raccolto un pareggio sofferto ma prezioso. A fine gara, a metterci la faccia è stato il capitano Pietro Iemmello, autore del gol che ha evitato la sconfitta, ma visibilmente insoddisfatto.

«È un punto che fa bene, perché ti permette di non partire con una sconfitta – ha esordito l’attaccante –. Loro sono una squadra sgorbutica, ti fanno giocare male, pressano a uomo e ti allungano con lanci lunghi. Noi ci siamo adattati, ma non era facile».

Il centravanti, nonostante la rete, non ha nascosto un certo disappunto: «Mi sono stufato di essere contento solo per il gol. Ho 33 anni e credo che, dopo due semifinali playoff consecutive, il Catanzaro debba avere l’ambizione di alzare l’asticella. Abbiamo tanti giovani forti che vanno aspettati, ma per crescere tutti insieme serve un salto di qualità quotidiano».

Sull’andamento della gara, Iemmello ha individuato nel vento un fattore determinante: «Giocare il primo tempo controvento è stato complicato. Noi vogliamo costruire dal basso, ma con la marcatura a uomo e le condizioni atmosferiche non c’erano spazi. Non deve essere un alibi, ma ha inciso tanto».

Infine, un messaggio chiaro a compagni e ambiente: «Lo stadio pieno oggi è stato bellissimo, ma serve continuità. Non possiamo essere la squadretta che si accontenta: voglio una stagione fantastica, meglio di quelle degli ultimi due anni, perché ce lo meritiamo tutti. Per riuscirci, bisogna alzare l’asticella nel lavoro quotidiano».

Con le sue parole, il capitano ha voluto dare una scossa all’ambiente, ribadendo l’entusiasmo per il nuovo progetto ma anche la necessità di maggiore ambizione per puntare a traguardi sempre più alti.

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