In seguito alle recenti elezioni in Calabria, l’incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di consigliere regionale, farà tornare al voto alcuni Comuni. Tra i sindaci eletti al consiglio regionale che dovranno lasciare l’incarico c’è Giuseppe Ranuccio, primo cittadino di Palmi e consigliere metropolitano con delega al Bilancio e Turismo, che con il Partito Democratico, a sostegno di Pasquale Tridico, ha ottenuto 10638 voti.

In merito al suo futuro a Palmi, Ranuccio ha spiegato ai nostri microfoni: «Non ho assolutamente intenzione di trascurare, tralasciare o abbandonare la città, ma farò il massimo per dare continuità a questo impegno ultradecennale, che va avanti, perché abbiamo tante opere in corso. Il lavoro che si è fatto negli anni ha dato i suoi risultati. Palmi è cambiata, ha ancora tantissimi margini di crescita, quindi sarò ancora in prima linea affinché questo percorso vada avanti. Manterremo compatto il gruppo, troveremo un nome, una figura che sia rappresentativa e che dia continuità al lavoro svolto. Tra un certo periodo, i tempi precisi ancora non si conoscono, dovrò lasciare la carica di sindaco, per optare a quella di consigliere regionale, e il vicesindaco guiderà la città fino alle nuove elezioni, che quindi si faranno circa un anno prima della fine naturale del mio mandato».

Ranuccio ha voluto ringraziare le quasi 11.000 persone che lo hanno sostenuto e gli hanno dato fiducia: «Un investimento importante, un onore, ma anche una grande responsabilità. Ce la metterò tutta, dedicherò tutto me stesso, come ho fatto in tutti questi anni per la città di Palmi e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Per affrontare le tante battaglie che ci attendono, la sanità in primis, il lavoro, l'ambiente, lo sviluppo delle infrastrutture, lo sviluppo economico. Per dare dignità alla Calabria, che purtroppo ancora oggi è ultima in tutti i settori cruciali».

Rispetto al risultato più generale della coalizione guidata da Pasquale Tridico, Giuseppe Ranuccio ha evidenziato: «Una sconfitta netta, bisogna avere l'onestà di riconoscerlo, dovuta sostanzialmente al poco tempo a disposizione. Da un lato, troppo poco tempo, un mese, voluto artatamente dal presidente Occhiuto per non lasciare spazio all'opposizione di organizzarsi per raccontare la bontà del progetto del candidato Tridico. Dall'altro, occorre fare un'analisi all'interno del Centrosinistra per capire come meglio arrivare alle future scadenze elettorali, perché è inammissibile che la Regione sia governata da anni con risultati discutibili e noi non riusciamo a imporci come alternativa».