Parla il tecnico rossoblù, dopo la sconfitta ai calci di rigore: «Nel primo tempo non abbiamo fatto giocare la Reggina»
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Debutto amaro per il risultato, ma positivo per quanto fatto vedere in campo. Una buona Vibonese non basta, nell'esordio di Coppa Italia (Serie D), contro la Reggina sul neutro di Palmi a causa della squalifica del Granillo. I rossoblù cedono solamente ai calci di rigore dopo l'1-1 nei novanta minuti. Approccio aggressivo dei ragazzi di mister Esposito dal momento che vanno più volte vicini al gol. Nella ripresa, però, è la Reggina a trovare i vantaggio con Ragusa che ribatte in rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo. A cinque minuti dal termine arriva il pari dei rossoblù con Hernandez, allungando così il match ai rigori. La lotteria dei penalty sorride però alla Reggina che vince 5-3: decisivi gli errori di Hernandez e Di Gilio (Correnti per gli amaranto).
Le parole di Esposito
Nel post gara, si è espresso il tecnico Raffaele Esposito che si dice comunque soddisfatto: «Nel primo tempo molto meglio noi, dal momento che abbiamo creato situazioni e palle gol che avremmo potuto sfruttare meglio. Abbiamo comunque tenuto il campo con personalità e con ritmi alti. Nella ripresa abbiamo un po' faticato, anche perché siamo partiti in ritardo con la preparazione e, inoltre, negli ultimi giorni ci ha rallentato il virus che ha colpito buona parte della rosa. Avevo comunque previsto il calo, ma quando giochi contro una squadra di qualità come lo è la Reggina, paghi il conto, anche se loro hanno trovato il gol da calcio piazzato».
Il tecnico soddisfatto
Bilancio comunque positivo: «Sono comunque soddisfatto di quanto fatto - continua Esposito - e sono fiducioso per il futuro. Io sono molto esigente e chiedo tanto ai ragazzi, ma questi ultimi hanno una grande predisposizione al lavoro. Potevamo fare meglio nella gestione della palla, ma il campo era stretto. Come detto, mi ritengo soddisfatto».
Anche in vista del campionato, le idee sono chiare: «L'obiettivo è arrivare il più in alto possibile, ma devono combaciare tante cose».