Ieri pomeriggio lo stadio “Stefano Rizzo” di Rossano si è trasformato in un vero e proprio teatro di emozioni con il derby di Coppa Italia Dilettanti tra Rossanese e Corigliano. In campo due squadre di categorie differenti ma unite nella stessa città dal 2018, che hanno dimostrato ancora una volta che il calcio non è solo uno sport, ma un linguaggio di appartenenza, un rito collettivo che accende cuori e voci, capace di far vibrare il cuore di ogni tifoso, dal più giovane al più anziano.

Gli spalti dello “Stefano Rizzo” hanno raccontato più della partita stessa. I Boys rossanesi e i gruppi ultras biancoblù del Corigliano hanno dato vita a un botta e risposta fatto di cori, striscioni e sfottò mai offensivi, ma intensi come il fuoco di chi difende la propria identità. “Da sei anni non ci vediamo… ma dopo ci salutiamo?” hanno urlato i rossoblù. “Noi conigli? Vi stiamo aspettando dal 23-03-14” hanno replicato gli “ospiti”. Quindici minuti in macchina separano i due centri urbani. Da un lato Corigliano, dall’altra Rossano, ma in curva tutto ciò sembrava un mondo lontano anni luce: ogni gesto, ogni voce raccontava storie diverse, orgoglio e appartenenza che neanche la politca forse potrà mai unire.

La partita, valida per la terza giornata della Coppa Italia, ha visto la Rossanese di mister Aloisi partire forte. Dopo appena tre minuti, Bongiorno, capitano e leader, ha sbloccato il risultato, scatenando l’esultanza del pubblico bizantino. Il Corigliano di Aiuta non si è però dato per vinto: Liguori ha approfittato di un errore del giovane portiere Pierro ristabilendo la parità. Prima del riposo, bomber Bongiorno ha trovato il 2-1, firmando una doppietta che ha galvanizzato la curva a tinte rossoblù.

Nella ripresa il Corigliano ha spinto, sostenuto da un tifo instancabile. Lentini ha sfiorato il pareggio, ma il portiere De Luca ha negato il gol con interventi da applausi. All’86’, Tosto ha siglato un gol spettacolare, “alla Del Piero” secondo i tifosi, chiudendo di fatto il match. Il “pistolero” Fioretti ha arrotondato il risultato sul definitivo 4-1, regalando alla Rossanese il pass per il prossimo turno di Coppa Italia.

Ma a vincere davvero è stata la passione. Il derby di Corigliano Rossano ha ricordato a tutti che il calcio popolare non si misura in categorie, ma in intensità, emozione e legame con la propria città. 

«Le tifoserie e le squadre hanno dato vita ad uno spettacolo fatto di rivalità sportiva – ha scritto sui social il sindaco di Corigliano  Rossano Flavio Stasi – , ovviamente, di simpatici sfottò reciproci, ma anche di aggregazione e di sana appartenenza. Questa è la vittoria di tutti. Spero che questo match, nei prossimi anni, si possa disputare in categorie superiori. Ho anche approfittato dell'occasione – ha aggiunto il primo cittadino – per parlare con la tifoseria biancazzurra rispetto ai lavori che stiamo realizzando al Brillia e che termineranno tra poche settimane, ma che erano necessarie per renderlo degno della nostra comunità».

La Rossanese prosegue il cammino in Coppa Italia, mentre il Corigliano torna a casa (15 minuti di auto) a testa alta, consapevole che in un derby la vera vittoria è quella della passione, della città, del calcio che sa unire e infiammare cuori. Ancora una volta – come spesso accade – hanno vinti i tifosi. Ha vinto la gente.