Succede di tutto allo stadio Lo Presti di Gallico, in occasione del big match del campionato di Eccellenza valido per la seconda giornata: tra espulsioni, gol annullati e ritmi sicuramente elevati c'è tanto da raccontare nella sfida che alla fine ha visto trionfare la Rossanese, che si prende tre punti preziosissimi al cospetto di una Reggioravagnese comunque sia caparbia ed eroica, lottando alla pari nonostante l'inferiorità numerica per oltre un'ora, a causa dell'espulsione di Kebbeh a circa dieci minuti dalla fine del primo tempo. Il gol-partita, alla fine, lo firma Bongiorno al decimo della ripresa.

Moviola e interpretazioni

Insomma, di certo non è mancata la cosiddetta moviola in una sfida che ha ripercorso il tecnico amaranto, Pietro Candido, ai microfoni ufficiali di LaC News24: «Una partita difficile da raccontare perché nel primo tempo c'è stata solo una squadra in campo, ovvero la Reggioravagnese dal momento che abbiamo avuto almeno tre situazioni nitide per passare in vantaggio, ma non siamo stati bravi a capitalizzare».
Ecco poi l'episodio che cambia l'inerzia del match: «Intorno al 35' pt rimaniamo in dieci per l'espulsione molto ma molto dubbia, per doppia ammonizione, a Kebbeh. La prima ammonizione infatti è maturata dal fatto che, su calcio d'angolo, il mio giocatore salta davanti al portiere e già questa decisione è molto strana; la seconda è maturata in seguito a uno scontro a centrocampo con un avversario. In seguito c'è stato un testa con testa e da lì è scaturito il cartellino giallo».

Resistenza amaranto

Insomma, la formazione amaranto in dieci per oltre un'ora ma che si è saputa ugualmente difendere: «Rimanere in dieci contro una squadra importante come la Rossanese - continua Candido - non è affatto semplice ma devo fare i complimenti ai ragazzi per la prestazione straordinaria. Nella ripresa hanno trovato il gol con Bongiorno che poi risulterà decisivo ma c'è da dire che noi abbiamo battuto, solo nel secondo tempo, 7-8 calci d'angolo e 4-5 punizioni laterali. Rimane la prestazione importante».