Il tecnico giallorosso nella conferenza stampa post partita: «Stiamo crescendo, chi entra fa la differenza. Ora testa al Venezia»
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Il Catanzaro concede il bis. Dopo il successo contro il Palermo, la squadra di Alberto Aquilani vince anche a Mantova (3-1) nel turno infrasettimanale di Serie B e conferma i segnali di ripresa. In sala stampa il tecnico giallorosso si mostra soddisfatto ma mantiene i piedi per terra: «È una vittoria importante, in un momento per noi delicato. Volevamo dare forza alla partita di Palermo e credo che abbiamo fatto un’altra gara seria. Diversa, certo, ma si è vista maturità e consapevolezza».
Aquilani sottolinea l’atteggiamento dei suoi: «Nel secondo tempo sapevamo che dovevamo fare qualcosa in più sotto certi punti di vista. I ragazzi hanno interpretato bene la partita e l’abbiamo portata dalla nostra parte con merito. Affrontavamo una buona squadra e uscire da qui con tre punti è fondamentale. Ci mancavano i risultati, speriamo di continuare così».
Sul piano tecnico, l’allenatore romano analizza anche l’episodio dell’autogol mantovano che ha sbloccato la gara: «A volte il calcio è strano, un episodio cambia l’andamento di una partita. Ma già nel primo tempo avevamo avuto situazioni per andare in vantaggio: il palo di Cissé e due o tre occasioni dove potevamo essere più cattivi. Nonostante questo, non abbiamo mollato e chi è entrato ha fatto la differenza. Questo dimostra che siamo un gruppo unito e coeso, fatto di giocatori che giocano e di giocatori che entrano».
Un passaggio anche sulla fase difensiva, aspetto su cui Aquilani aveva insistito nelle ultime settimane: «Dopo la gara con il Monza abbiamo lavorato tanto sulle marcature e sulla copertura dell’area. Oggi si è visto che qualcosa è migliorato, anche se possiamo fare ancora meglio. In questa categoria basta una disattenzione per prendere gol: la solidità difensiva è fondamentale».
Poi un accenno al Mantova, avversario elogiato nonostante la sconfitta: «È una squadra che mi piace, che provo a guardare spesso perché ha un’identità chiara. Mi dispiace per loro, perché due squadre che provano a giocare a calcio meritano sempre rispetto».
In chiusura, una riflessione più personale, tra esperienze all’estero e prime sensazioni al Sud: «Ho avuto due esperienze bellissime da giocatore, in Portogallo e in Spagna, che mi hanno arricchito tanto. A Catanzaro è la mia prima volta al Sud: sento una grande responsabilità, perché qui si vive per la squadra. Io e i miei calciatori vogliamo dare soddisfazioni a questa gente».
Infine uno sguardo già rivolto al prossimo impegno: «Con il Venezia sarà un’altra partita tosta. Quando giochi ogni tre giorni qualcosa devi cambiare: ho un gruppo numeroso che mi dà garanzie. Adesso ricarichiamo le energie e pensiamo a fare un’altra prestazione importante».


