Il Catanzaro ha letteralmente ingranato la quarta, infilando la sua quarta vittoria consecutiva, nonché il suo quinto risultato utile di fila. I giallorossi dunque espugnano anche il campo di Bari e consolidano il settimo posto, in piena zona play off, a meno sei lunghezze dal secondo gradino. Di questo se ne è parlato a 11 in Campo, format di LaC TV e condotto da Maurizio Insardà, in onda ogni lunedì.

Parla Polito

Ospite della puntata è stato il direttore sportivo delle Aquile, Ciro Polito. Una squadra che sta ingranando proprio in prossimità del mercato invernale. Ed è proprio da questo aspetto che parte il ds: «Il Catanzaro non deve fare un mercato pesante. La squadra infatti è ben fornita e dobbiamo innanzitutto fare il possibile per tenerci i nostri calciatori che sono molto richiesti, poi sfoltire qualcosina e basta. Se proprio dovremo fare un intervento, lo faremo per un quinto di sinistra, ma non è neanche urgente».
Insomma, il disegno progettuale è in linea: «Noi siamo innanzitutto una squadra umile - continua Polito - abbiamo fatto un mix equilibrato tra esperti e giovani e, inoltre, abbiamo abbassato i costi valorizzando qualche giovane. Lo avevamo detto fin dall'inizio che ci voleva pazienza e, in tal senso, siamo sempre stati in linea con i nostri programmi. Forse dopo due semifinali play off disputate tutti si aspettano sempre qualcosa in più, ma il campionato di Serie B è molto complesso e ci sono ogni anno squadre che spendono molto e che poi vanno incontro a pesanti difficoltà. In questa categoria il primo obiettivo deve essere sempre quello della salvezza e consolidarsi nella categoria, poi tutto quello che viene è sempre gradito».

«In Serie B contano tanto i valori umani. lo zoccolo duro – i vari Iemmello, Petriccione, Pontisso, Antonini, Brighenti – aiuta tanto i giovani e anche i nuovi arrivati. Quando si arriva in una nuova realtà bisogna respirare il senso di appartenenza. E a Catanzaro questo senso di appartenenza si sente e come. Per non dimenticare il portiere, Pigliacelli, che viene citato troppo poco forse, ma che a noi garantisce sicurezza», ha continuato Polito. 

Parentesi giovani

«Vedere entrare a Bari quattro under di fila per me è motivo di orgoglio. Ogni anno per me è “l’anno 0”, ogni partita per me è la “partita 0”. Ogni volta che inizia una nuova gara tutto viene messo di nuovo in discussione. La forza di questa squadra è il gruppo, vedere questi giovani stare bene insieme ai “grandi”, vederli esultare tutti insieme è veramente bellissimo».

Aquilani, idee e innovazione

Un meccanismo sempre più oliato, grazie anche a mister Alberto Aquilani che sembra aver trovato le giuste misure tecnico-tattiche: «Aquilani è tra gli allenatori giovani che portano nuove idee, lui ha quel suo credo calcistico che non gli toglierà mai nessuno. Io lo vedo lavorare tutti i giorni, perché sono un direttore di campo e vedo il lavoro quotidiano, e quando vedi che la squadra fa quello che l'allenatore vuole, allora non c'è motivo di preoccuparsi e bisogna solo far sentire la stima nei confronti di un grande tecnico».