Dopo il successo delle passate edizioni, è partito il 24 maggio da Polignano a Mare, in Puglia, il Tour dei Tre Mari 2025, manifestazione cicloturistica promossa dall’associazione La Storia in Bici. Il percorso si concluderà il 31 maggio a Gioia Tauro dopo aver attraversato anche la Basilicata. Un itinerario di oltre 500 chilometri suddiviso in sette tappe, ispirato all’antico Giro dei Tre Mari, disputato solo quattro volte tra il 1918 e il 1949, che oggi rivive in una versione dedicata alla mobilità dolce, alla promozione dei territori e al turismo sostenibile.

L’edizione in corso punta a far conoscere aree poco battute del Sud Italia, in un contesto che unisce sport, cultura, ambiente e benessere. Non si tratta di una gara, ma di un’esperienza collettiva aperta a ciclisti amatoriali e appassionati, con l’obiettivo di valorizzare il Mezzogiorno lungo tre mari: Adriatico, Ionio e Tirreno.

Protagonista indiscussa della manifestazione è la Calabria, regione che ospita ben cinque delle sette tappe complessive. Il 27 maggio il gruppo ha fatto il suo ingresso da Roseto Capo Spulico, per poi toccare Sibari e chiudere la giornata a San Demetrio Corone. Nella cittadina arbereshe, la carovana è stata accolta dal sindaco Ernesto Madeo al colleggio di Sant’Adriano. Qui hanno visitato anche l’omonima chiesa. 

Il percorso verso Gioia Tauro proseguirà oggi, 28 maggio, con la tratta Acri-Bisignano-Cosenza, un percorso che unirà borghi storici e centri urbani. La tappa che si concluderà a Cosenza, in piazza dei Bruzi, vivrà anche un momento dedicato al ricordo della compianta Jole Santelli.

Il 29 maggio si affronterà una delle tappe più impegnative dal punto di vista altimetrico, con partenza da Cosenza, passaggio per Carolei e il Valico di Potame, e arrivo ad Amantea, sulla costa tirrenica. Il giorno successivo, il 30 maggio, i ciclisti ripartiranno da Lamezia Terme verso Tropea, con sosta a Pizzo Calabro. La conclusione del tour è prevista per il 31 maggio, con la tappa finale da Capo Vaticano a Gioia Tauro, passando per Limbadi.

Il progetto si svolge sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e del CONI, con l’assistenza della Polizia di Stato e il supporto di numerosi partner istituzionali e scientifici, tra cui LILT, Politecnico di Torino, FNOB e Touring Club Italiano. Il tema della sostenibilità ambientale è centrale, all’interno di un quadro progettuale che promuove il concetto di “One Health”, riconosciuto dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea.

Ogni tappa offre l’opportunità di incontrare comunità locali, promuovere il territorio e stimolare un turismo lento, in linea con le nuove tendenze del viaggio consapevole. Il presidente dell’associazione organizzatrice, Michelino Davico, sottolinea come il progetto punti a riscoprire «il senso del viaggio» e a promuovere l’idea di una mobilità più sostenibile e inclusiva. Senza retorica e senza cronometro, il Tour dei Tre Mari si propone come «un’occasione per guardare con occhi nuovi alle potenzialità del Sud, e la Calabria con le sue strade panoramiche e il suo patrimonio culturale e artistico diffuso rappresenta una tappa centrale di questo racconto collettivo».