Azione simbolica della tifoseria amaranto per sollecitare l’imprenditoria locale e ribadire la richiesta di cessione immediata del club da parte del patron Ballarino
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Prosegue senza sosta la protesta della tifoseria amaranto contro la dirigenza della Reggina. Nella notte gli ultras hanno lanciato un messaggio inequivocabile tappezzando alcune delle attività imprenditoriali reggine con diversi striscioni: «La Reggina ai reggini».
 Un’azione che conferma il clima di tensione ormai costante attorno alla società guidata dal patron Ballarino, da settimane nel mirino dei tifosi per una gestione giudicata «lontana dalla città e dai suoi valori sportivi».
 Gli striscioni sono apparsi in punti strategici e carichi di significato, in particolare davanti a diverse aziende storiche reggine – tra cui Caffè Mauro, Capua, Camera di Commercio, Soseteg, Augurmarìa Reggina, Bencivenni, Canale-Oasi e Cilione Arangea.
La scelta non è stata casuale: queste realtà rappresentano l'imprenditoria locale e il forte legame tra la squadra e il tessuto economico della città.
 Il gesto della Curva è quindi un atto simbolico e identitario, mirato a ribadire che la Reggina non è semplicemente una società di calcio, ma un patrimonio collettivo che deve restare nelle mani di chi ne conosce e ne condivide i valori: «Dalla gente per la gente: la Reggina deve tornare ai reggini».

