Il sì dell’ex bomber del Sambiase è solo il primo tassello. Il reparto offensivo va rifondato e la partenza di Barranco impone una risposta immediata
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La Reggina ha chiuso l’accordo con Luca Ferraro. L’attaccante classe 1997, reduce da una stagione da protagonista con il Sambiase, ha detto sì al progetto amaranto, preferendolo ad offerte economicamente più ricche provenienti da altre squadre di Serie D e addirittura da compagini di Serie C. Una scelta netta, convinta, che dimostra la forza del richiamo di Reggio Calabria e della sua maglia.
Ferraro è un centravanti vero: fisico, moderno, capace non solo di finalizzare ma anche di creare gioco per i compagni. Con 12 gol e 7 assist nell’ultima stagione, si è confermato un attaccante completo, capace di incidere in ogni zona del fronte offensivo. Emblematica, in questo senso, la rete decisiva segnata al “De Simone” di Siracusa, che regalò la vittoria al Sambiase.
Mister Bruno Trocini lo ha voluto con forza, individuandolo come primo tassello su cui costruire il nuovo reparto offensivo. Ma sarebbe un errore aspettarsi che basti da solo. Per quanto Ferraro sia un profilo di valore e dalle grandi potenzialità, la partenza di Bruno Barranco, 16 reti nell’ultima stagione, ha lasciato un vuoto pesante, tecnico ed emotivo, che va colmato con un altro innesto di spessore.
L’ambiente amaranto attende risposte forti e concrete. Accanto a Ferraro serve un altro attaccante vero, in grado di raccogliere l’eredità dell’ex numero nove e dare sostanza all’ambizione di tornare in alto. Dopo settimane di attesa, è il momento di agire.