L’avventura nel Mondiale per club prosegue per i bianconeri alzando i ritmi ma anche le ambizioni. La squadra di Igor Tudor non è solamente nella rassegna per migliorare il proprio bilancio, quanto proprio per dare un maggior senso tecnico e tattico a una rosa ancora in via di definizione. Lo sa bene proprio lo stesso mister croato, che anche nell’occasione odierna delle ore 18 ha dato un segnale preciso alla sua squadra: proporre gioco e senza nemmeno troppi fronzoli.

La scuola Lippi si fa decisamente sentire, certo non ci sono i campioni di più di vent’anni fa ma i giovani stanno già crescendo sotto un’altra dimensione. Riconfermata in blocco la formazione che aveva battuto l’Al Ain, il 3-4-3 della Juventus è un modulo adattabile a seconda delle varie fasi di gioco, lasciando Yildiz molto più libero di inventare sulla fascia ma anche in mezzo al terreno di gioco.

Nel primo tempo è proprio l’estro del turco a scatenare letteralmente i tifosi bianconeri. Al 5° minuto porta in vantaggio la Juve iniziando e concludendo una triangolazione con il sempre volitivo Thuram: il tiro è deviato da Boutouil, a spiazzare sul primo piano il portiere del team nordafricano.

Passano altri dieci minuti e la paternità del gol risulta molto più evidente. Il quarto d’ora è propizio, Cambiaso va in progressione sulla sinistra e si accentra, Yildiz con il destro in controbalzo realizza la rete del raddoppio prendendo tutti gli applausi meritati del pubblico in America e di quello da casa.

La gara scorre sino al 24° quando i marocchini accorciano le distanze. Merito di Amrabat, l’esperto numero 11 imbecca Lorch che con un pallonetto infila Di Gregorio, demerito pesante della difesa bianconera, il trio Savona-Kalulu-Kelly è infilato in contropiede quasi come fossero a difendere un club amatoriale.

Da lì in poi non si gioca più nella prima frazione di gioco, pesantemente condizionata dall’umidità e da una serie di falletti a registrare tanti calciatori più distesi che in piedi.

La ripresa vede comunque i bianconeri in dominio, pur senza strafare. C’è al 56° il palo di Cambiaso con un piattone su corner di Coincecao e cinque minuti dopo una grande occasione fallita da Kolo Muani, che a porta spalancata manda fuori con un colpo di tacco. Il francese avrà modo di riscattarsi poco dopo: è il 68°, il vicecampione del mondo serve in profondità Yildiz, il turco mette a sedere il portiere e deposita in rete col piatto destro sull’angolo opposto. Nel finale poi due occasioni sventate da Di Gregorio, a dimostrazione della concentrazione evidente del portiere e il rigore al 94° realizzato da Vlahovic.

Tanto basta per la cronaca, mentre per il primato e per la gloria nel girone sarà decisiva la gara di giovedì contro il Manchester City, alle 21 in Florida.