Definite le 16 protagoniste degli spareggi europei: regolamento, date e incroci tracciano la strada verso la qualificazione. Semifinale in casa contro una tra Macedonia del Nord, Romania, Svezia e Irlanda del Nord
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Gennaro Ivan Gattuso Head Coach of Italy seen during FIFA World Cup 2026 qualifier football match between Italy and Norway at San Siro Stadium in Milan
L’Italia di Gennaro Gattuso conosce finalmente il quadro completo delle possibili avversarie nella corsa al Mondiale 2026. Si è definita infatti la lista delle sedici nazionali che parteciperanno ai playoff europei, ultimo passaggio per aggiudicarsi i quattro biglietti ancora disponibili per la rassegna iridata. Il sorteggio si terrà a Zurigo, nella sede della Fifa, giovedì 20 novembre alle ore 13 italiane e nello stesso evento verranno stabiliti anche gli accoppiamenti dei playoff intercontinentali.
Le squadre sono state suddivise in quattro fasce secondo il ranking Fifa, mentre le nazionali ripescate dalla Nations League sono state inserite in quarta. L’Italia è in prima fascia insieme a Danimarca, Turchia e Ucraina; in seconda fascia figurano Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Slovacchia; terza fascia composta da Irlanda, Albania, Bosnia e Kosovo; quarta fascia formata da Macedonia del Nord, Romania, Svezia e Irlanda del Nord.
Il regolamento prevede che le nazionali della prima fascia affrontino in semifinale una squadra della quarta, con il vantaggio di giocare in casa. Le altre due semifinali dei tre percorsi saranno composte da formazioni appartenenti alla seconda e alla terza fascia. Ogni percorso prevede una semifinale e una finale, entrambe a gara secca: solo la vincente di ciascuna finale conquisterà il pass per il Mondiale. La sede delle finali sarà determinata tramite sorteggio.
Per l’Italia, le possibili avversarie della semifinale del 26 marzo sono Macedonia del Nord, Romania, Svezia e Irlanda del Nord, mentre in un’eventuale finale del 31 marzo gli azzurri troverebbero una tra Polonia, Galles, Repubblica Ceca, Slovacchia, Irlanda, Albania, Bosnia o Kosovo. In caso di parità al 90’, sia nelle semifinali sia nelle finali, si disputeranno due tempi supplementari da quindici minuti ciascuno e, se necessario, si procederà ai calci di rigore.

