Nonostante il ko contro l’Altomonte, nell’ultima sfida del 2025, il tecnico evidenzia i progressi della squadra e guarda con fiducia alla seconda parte del campionato e alla salvezza
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L’Acri ha chiuso il girone d’andata del campionato di Promozione A con una sconfitta pesante in casa contro l’Altomonte, un risultato che lascia i rossoneri in zona playout ma non compromette le ambizioni di salvezza della squadra. Nonostante il ko, la formazione guidata da Davide Falcone mantiene un margine importante sulla quartultima e resta a un passo dalla zona sicura, dimostrando che ci sono tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo stagionale.
Nel commentare l’ultima sfida del 2025, persa contro l’Altomonte, Falcone ha sottolineato: «Risultato largo, giusto, quattro situazioni alla fine queste sono state dell’Altomonte, ma io penso che bisogna parlare non di questa partita. Questa è una squadra di giovani inesperti e ai ragazzi non posso che fare un plauso, ringraziarli perché in queste cinque settimane hanno lavorato in maniera diversa e non abituati». Il tecnico, subentrato sulla panchina dei rossoneri a Emilio Guido, ha evidenziato anche il lato positivo del percorso fatto fino a qui: «Avevamo detto negli spogliatoi che un gruzzoletto di 7-8 punti alla sosta poteva davvero farci respirare durante le feste, mi pare che ne abbiamo fatti nove. Abbiamo perso poi alla fine con squadre costruite a inizio campionato per altri obiettivi, quindi il fatto che arrivino queste sconfitte io non le vedo una cosa negativa perché così apre un attimo gli orizzonti, ci fa capire quello che il nostro impegno è dal girone di ritorno comunque dall’11 gennaio in poi».
Guardando avanti, il tecnico ha tracciato la prospettiva per il girone di ritorno: «La società, il direttore, gli stessi ragazzi sanno che abbiamo bisogno di aiuto e stiamo lavorando per questo e il girone di ritorno sarà un girone di ritorno dove non si preparerà solo la partita, ma da adesso abbiamo il tempo per costruire quello che sarà il girone di ritorno dell’Acri».

