L’allenatore dei luzzesi carica i suoi in vista della finale di girone in casa dei crotonesi e si pone un obiettivo: «Voglio portare la squadra in Eccellenza»
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Testa al Mesoraca. Dopo il passaggio del turno ai danni dell’Altomonte RC nella semifinale playoff, la DB Rossoblù Luzzi si cala mentalmente nella finale playoff che giocherà domenica 18 maggio sul campo di Cotronei ospite del Mesoraca arrivato secondo. Eppure, per la squadra luzzese non è stato facile, sono serviti i tempi supplementari per aver ragione di un avversario che in diverse occasioni ha rischiato di portarsi in vantaggio. Forti del vantaggio del doppio risultato in virtù del miglior piazzamento rispetto agli ospiti, gli uomini di mister Carnevale, con un pareggio, hanno conquistato il diritto alla finale che tiene ancora accesa la speranza di approdare nel massimo campionato regionale, l’Eccellenza, nei piani e nella mente del patron Gencarelli.
«Avevamo la possibilità di sfruttare il doppio risultato – confessa il tecnico Carnevale -, non pensavamo di vedere o di assistere a una partita così tirata. Però bello per lo sport, bello per la tanta gente che era presente oggi allo stadio.»
Ma oramai è storia, ora si guarda avanti e le difficoltà che si prospettano nella finale aumentano: «Sarà una partita diversa perché il Mesoraca, come proprio noi contro l'Altomonte, può giocare sul doppio risultato – confessa il tecnico -, se vogliamo pensare di andare a disputare la finalissima con la vincente play off del girone B dobbiamo andare a fare noi la gara per vincerla. Ecco perché – continua - paradossalmente i 120 minuti oggi disputati fanno bene, vuol dire che faremo un lavoro di ripristino martedì e prepareremo la gara al migliore dei modi ma cercando di fare noi la gara. Oggi ci potevamo accontentare con un pari, il Mesoraca farà la stessa cosa, dobbiamo cercare di fare gara e chiudere nei 90 minuti.»
Dapprima esonerato e poi richiamato, Gigi Carnevale può ancora essere il tecnico per il salto di categoria pur non avendo guidato la squadra per diverso tempo, una sorta di rivincita che il destino ha riservato al tecnico? «Faccio questo mestiere, è normale che una società possa decidere di esonerare oppure no il proprio allenatore. Naturalmente, come tutti gli allenatori, ci rimango male quando mi viene a mancare la settimana con i ragazzi. Sono ritornato con lo stesso obbligo e ho detto alla società “se voi avete richiamato me è perché l'obiettivo non è mai cambiato”. L'obbiettivo è quello di portare la squadra in eccellenza – conclude il tecnico - , vorrei ritrovarmi l'anno prossimo in eccellenza.»