La formazione gialloblù ferma la capolista Deliese, imponendole l'1-1 e cancella lo zero in graduatoria. Il tecnico: «Ora servono altri punti pesanti perché siamo fortemente in ritardo»
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Se c'è una cosa che il calcio rigetta è la prevedibilità. Ciò è successo anche ieri, nell'anticipo della nona giornata del campionato di Promozione B, nel più classico match testa: il fanalino di coda Melito, infatti, riesce a fermare la capolista e lanciatissima Deliese. Torna a pungere dunque l'ape, con la squadra gialloblù che toglie lo zero dalla classifica. Succede tutto nel primo tempo con l'iniziale vantaggio ospite con Kebe e poi il pareggio del giovane Crea che sfrutta un'indecisione difensiva.
La soddisfazione di Cormaci
Proprio questa deve essere la rinascita del club melitese, come fa intendere mister Antonio Cormaci: «Il pareggio vale un punto ma a livello morale vale molto di più perché, negli spogliatoi, ho detto ai ragazzi che era Davide contro Golia. La Deliese lotterà per vincere il campionato fino all'ultimo poiché è una squadra forte in tutti i reparti, noi invece non siamo riusciti a far esordire altri due giocatori per motivi burocratici ma, in ogni caso, i ragazzi sono stati stoici perché hanno dato tutto. Questa era la partita che dovevamo fare, perché se ci fossimo aperti ci avrebbero fatto male ma per la nostra autostima dovevamo fare almeno un punto. Dopo questa partita abbiamo dimostrato che il Melito ha fame e vuole crescere, e se qualcuno credeva che fossimo morti si sbagliava di grosso e si dovrà ricredere. Ora inizia il nostro campionato e bisogna fare punti importanti come questo, perché siamo fortemente in ritardo».

