Il commissario tecnico di Cessaniti mette la firma su un successo che pesa nel gruppo A: «Pubblico straordinario, ci ha spinti come un dodicesimo uomo»
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La Slovacchia del calabrese Francesco Calzona apre con un risultato di prestigio il cammino di qualificazione ai Mondiali 2026. A Bratislava, la nazionale allenata dal tecnico originario di Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia, ha superato 2-0 la Germania nella prima giornata del gruppo A, conquistando tre punti che pesano sul piano del morale e della classifica.
Per Calzona, già tecnico del Napoli e recentemente nominato Presidente Onorario della Polisportiva Cessaniti, il successo rappresenta una conferma della crescita del progetto slovacco, capace di imbrigliare una delle selezioni più attrezzate del Mondo.
Al termine del match, l’allenatore calabrese ha voluto condividere i meriti: «Sono contento, il merito è dei giocatori. Hanno fatto esattamente ciò che ci eravamo prefissati. Tutti hanno dato il massimo, dai titolari a chi è subentrato». Calzona ha poi sottolineato l’apporto di elementi meno utilizzati come Šatka, Gyömbér e Bero, oltre al pieno inserimento di Sauer: «Era con noi da due anni, oggi era pronto per partire dall’inizio».
Il ct ha rimarcato anche il lavoro con i giovani: «Mi piace puntare su di loro, ma devono essere pronti. Questa è stata una delle nostre migliori partite insieme. Anche contro Portogallo, Belgio e Inghilterra raramente abbiamo giocato male. La Slovacchia deve essere orgogliosa di questi ragazzi».
Infine, un pensiero al pubblico: «Ci hanno sostenuto in massa, sono stati il nostro dodicesimo uomo». La Slovacchia tornerà in campo domenica in Lussemburgo, con la possibilità di dare continuità a un avvio che ha già acceso le qualificazioni.