Ennesima prova incolore degli amaranto ancora a corto di idee. Gli uomini di mister Trocini escono tra i fischi e la Curva intona «Ballarino devi vendere»
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Il pomeriggio al Granillo è stato caratterizzato da una forte tensione ambientale, in occasione dell'ottava giornata del campionato di Serie D, che ha visto la Reggina affrontare la Vigor Lamezia. Gli amaranto, reduci dalla pesante e umiliante sconfitta nel derby dello Stretto contro il Messina, erano chiamati a una reazione decisa che non è arrivata.
Già all'ingresso in campo, la Curva Sud ha espresso il proprio dissenso con una contestazione civile ma corale, indirizzata sia alla squadra che alla società. Cori come «Ballarino devi vendere» e «Mercenari non ne vogliamo» sono stati i più frequenti, accompagnati da fischi che hanno scandito l'ingresso in campo.
La cronaca della partita
Mister Trocini ha schierato un 4-3-3 con diverse novità: in difesa esordio da titolare per il classe 2007 Lanzillotta, con Porcino arretrato nel reparto. A centrocampo, spazio a Salandria, Laaribi e Barillà, mentre in attacco Palumbo ha preso il posto di Edera, completando il tridente con Ferrara e Di Grazia.
Nonostante un possesso palla costante, la Reggina ha mostrato una preoccupante sterilità offensiva. La prima vera conclusione nello specchio della porta è arrivata solo al 40': in seguito all'uscita per infortunio di Ferrara, Edera ha provato il tiro dal limite su assist di Palumbo, ma il portiere Ianni ha bloccato senza problemi. Una risposta troppo debole per una squadra che doveva dimostrare carattere.
La prima frazione si è chiusa con un eloquente zero a zero e tra i fischi del pubblico. Troppo poco per una squadra chiamata a dimostrare orgoglio e carattere dopo il tonfo nel derby.
La Reggina è tornata in campo per la seconda frazione con un piglio leggermente più propositivo. Al 49' si è presentata la migliore occasione per gli amaranto: su cross dalla sinistra di Di Grazia, è spuntata la testa di Salandria che, a botta quasi sicura, ha clamorosamente mandato il pallone sul fondo.
Mister Trocini ha provato a dare una scossa con i cambi: al 60' doppia sostituzione, con Fomete e Grillo che hanno rilevato Porcino e Palumbo. Due minuti dopo, al 62', una iniziativa di Di Grazia sulla sinistra ha portato a saltare due avversari, ma il suo tentativo di destro a giro è stato deviato in angolo da un difensore. Il corner successivo è risultato inefficace.
Al 66' un altro cambio, con Correnti che ha rilevato Salandria. Verso la fine del secondo tempo, Trocini ha concesso spazio anche a Rizzo, che è subentrato a Di Grazia per l'ultima mossa offensiva.
All'86' la Reggina ha avuto l'opportunità più nitida per sbloccare il risultato: su cross dalla sinistra di Grillo, Edera ha anticipato il portiere Ianni, ma sulla linea di porta è stato provvidenziale il salvataggio di Sanzone che ha negato il gol del vantaggio amaranto.
Nonostante gli assalti finali, la beffa per gli amaranto si è materializzata quasi al termine dei sei minuti di recupero: la Vigor Lamezia ha trovato in modo inatteso il gol del vantaggio con Staiano, gelando il Granillo e fissando il risultato sul definitivo 0-1. La Reggina non è riuscita a reagire, subendo un'altra sconfitta che aggrava la crisi.