Il portiere, classe 2007, domenica è stato protagonista di due interventi determinanti: «Quel colpo di testa? La palla era almeno a mezzo metro dalla linea»
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Un 3-1, quello rifilato al Milazzo, che ha lanciato la Vibonese ai piani alti della classifica per la prima volta in questa stagione. Più di questo, però, la compagine rossoblù ha sempre manifestato delle cose ben precise: idee, gioco, identità e anche personalità.
Consapevoli della propria forza
Terzo risultato utile consecutivo dunque per la formazione allenata da mister Raffaele Esposito che si affaccia, in occasione dell'ottava giornata del campionato di Serie D (girone I) alla trasferta campana in casa della Gelbison. A ripercorrere il successo casalingo di domenica però, in esclusiva ai nostri microfoni, è il portiere Fabio Marano: «Noi cerchiamo sempre di giocare a calcio ed è questa la nostra idea e anche quella del mister, poi si può vincere e si può perdere e il risultato certamente conta, ma noi ci mettiamo sempre il massimo impegno».
Proprio il giovane e promettente portiere, classe 2007, è stato tra i protagonisti della sfida del Luigi Razza con almeno due interventi provvidenziali che potevano riaprire la partita, tra cui quello sulla linea che ha scaturito qualche protesta ospite: «Domenica ho cercato di dare il massimo, come al mio solito, ed essere così di aiuto alla squadra in quelle poche volte che il Milazzo ci ha messo in difficoltà, ma nel complesso siamo stati bravi tutti. Il tiro? Era almeno mezzo metro dalla linea ed era anche molto evidente, poi è normale che loro ci hanno provato reclamando il gol ma lo sapevano anch'essi che era fuori». E ancora: «Ora siamo concentrati solamente sulla prossima gara in casa della Gelbison, e siamo consapevoli di affrontare una squadra organizzata ma, dal canto nostro, sappiamo di essere forti».
Schiaffo allo scetticismo
Insomma, una Vibonese che piace sempre di più e che sta dando risposte ben precise soprattutto allo scetticismo estivo: «Non dobbiamo dimenticare che la squadra è stata totalmente ricostruita e gli unici superstiti dello scorso anno siamo solo io e Wilkerg Castillo, di conseguenza ci sta che magari qualcuno poteva essere scettico o dubbioso, ma abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando che siamo forti. L'importante è mantenere questo ritmo».