L’intervista

Us Catanzaro, Foresti a LaC: «Il nostro campionato l’abbiamo già vinto ma è chiaro che l’appetito vien mangiando»

Il direttore generale giallorosso ragiona su derby e post derby durante il lungo intervento nel corso della puntata della trasmissione calcistica 11 in Campo: «Come in altre partite abbiamo retto benissimo perché a parte il palo di Antonucci non ci sono state grosse preoccupazioni»

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di Giampaolo Cristofaro
5 marzo 2024
13:43
Diego Foresti
Diego Foresti

Tanti gli argomenti trattati dal direttore generale del Catanzaro Diego Foresti durante la trasmissione calcistica di LaC 11 in Campo. Il derby contro il Cosenza vinto 2 a 0, il post derby e non solo. I giallorossi volano alto in classifica dopo aver vinto le ultime tre gare in una settimana da incorniciare per Vivarini e i suoi. Ora, con la salvezza acquisita con largo anticipo e il quinto posto in graduatoria, la strada è tutta in discesa, anche in virtù del fatto che, a parte il Parma, le altre tre squadre che precedono le Aquile devono scendere in Calabria per il turno di ritorno del campionato cadetto. Su ciò il dg è stato più che chiaro: «Per noi il Ceravolo è il 12esimo uomo in campo. Questo diventa importante perché quando verranno la Cremonese, il Como e il Venezia, naturalmente saranno loro quelli che avranno da perdere qualcosa, noi ce la giocheremo con tranquillità come abbiamo fatto finora».

«Stiamo facendo un’annata in Serie B che qui non si vedeva forse da trent’anni – ha continuato Foresti -. È chiaro che l’appetito vien mangiando. Combatti contro squadre che hanno un potenziale superiore al tuo, però penso che per loro ora diventerà un problema venire a giocare a Catanzaro perché noi il nostro campionato l’abbiamo già vinto».


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Il derby contro il Cosenza

L’analisi sul derby del direttore giallorosso è più che sincera: «Abbiamo sofferto i 20 minuti iniziali del secondo tempo perché avevamo di fronte una squadra agguerrita che voleva il pari a tutti costi. Come in altre partite siamo stati bravi, abbiamo retto benissimo perché a parte il palo colpito da Antonucci non ci sono state grosse preoccupazioni, non ricordo parate di Fulignati. Sono contento perché questa squadra ha imparato anche a soffrire, se penso a due tre mesi fa in situazioni simili abbiamo preso gol. È stata una partita difficile per entrambe, ma lo sapevamo. Giocare davanti a 20mila persone, contro una rosa importante come la loro non era facile, ma i ragazzi hanno interpretato al meglio quello che il mister aveva preparato».

«Gli episodi hanno contato parecchio – prosegue Foresti -. Perdere Tutino dopo pochi minuti sicuramente è stata una botta anche a livello psicologico per loro, se fosse capitato a noi con Iemmello credo che sarebbe stata una tegola importante. A mio parere in quel momento hanno accusato il colpo. A tratti, in 11 contro 11, sembrava avessimo un uomo in più, ma questo è il gioco di Vivarini e i ragazzi ormai lo interpretano a memoria. Poi l’espulsione ha decretato, praticamente, la fine della partita».

«Il Cosenza con noi non si è comportato proprio benissimo»

Foresti poi ci tiene a precisare alcune cose accadute sugli spalti: «Il Cosenza con noi non si è comportato proprio benissimo per quanto riguarda gli accrediti, in quanto, già prima della partita, per alcuni dei nostri è stato disposto uno spostamento di tribuna. La motivazione che ci è stata data palesava un volere della Questura. Il figlio del presidente con la famiglia e tutti i nostri accreditati vicini alla società si son dovuti accomodare nella tribuna di fronte, arrivati lì sono stati presi di mira da chi occupava quel settore con insulti, lancio di bottigliette d’acqua, sassi e fortunatamente hanno trovato rifugio nel settore occupato dai nostri tifosi. Non ce lo aspettavamo, anche perché poi io e il presidente Noto abbiamo parlato direttamente con i responsabili della sicurezza (digos, questura) e non erano al corrente della cosa. Tante volte bisognerebbe pensare bene a quello che si fa perché si rischiano cose che non dovrebbero mai succedere».

Il post derby

E su quanto accaduto fuori: «La guerra si fa sempre in due. Non mi esprimo perché non so esattamente come sono andate le cose. Sono fatti assolutamente da condannare e anche pesantemente. Dispiace che vista la condivisione sui media nazionali, questo Derby di Calabria, tornato dopo tanto tempo, venga ricordato solo per quanto accaduto dopo».

Il futuro del Catanzaro

Infine Foresti parla del futuro del Catanzaro: «Quando tutti ci dicevano di guardare avanti noi abbiamo, invece, sempre guardato indietro perché sapevamo che la B è un campionato difficilissimo. Ci siamo salvati, quindi divertiamoci. Anche prima giocavamo divertendoci, forse abbiamo perso alcune partite perché ci divertivamo troppo. Oggi ammiriamo la classifica e aspettiamo di partita in partita. In quattro anni, dal mio arrivo, siamo cresciuti tantissimo. È chiaro che è stato fondamentale anche l’arrivo di Vivarini, ma senza una proprietà del genere non potevi fare nulla di tutto ciò. Rimane ancora tanto da fare anche se ci siamo messi in mostra alla grande nel calcio che conta».

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