È quanto dichiarato dal presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, nel corso di un’intervista rilasciata a Klaus Davi per il programma “Gli Intoccabili”. E il massmediologo diffonde un identikit dei super latitanti in abiti da donna
Vincenzo Lainà è ritenuto il referente politico della cosca. Grazie alle sue deleghe era riuscito ad orientare appalti pubblici. Particolare tensione è stata registrata dagli investigatori, dopo le “visite” dei carabinieri in municipio. Fondamentali le dichiarazioni di due pentiti e dell'ex responsabile dell'ufficio tecnico
Il generale Cornacchia racconta le sue verità: dai traffici di armi sull’asse Guardigli-De Stefano-D’Agostino alle ricerche dello statista Dc, dopo il rapimento. La mafia siciliana fu avvisata, mentre i calabresi continuarono a cercarlo. Il ruolo dei fratelli Varone e quel “sacrificio” per trovare Moro
L’edizione 2016 dell’evento ha visto salire sul palcoscenico volti noti della tv, del cinema, del teatro, del giornalismo. Al noto massmediologo e giornalista il premio per la comunicazione e la legalità
La donna è stata condannata, insieme al marito Michele e al figlio Giuseppe, per maltrattamenti ai danni di Maria Concetta che morì per ingestione di acido muriatico
E' indicato come punto di raccordo tra il clan Gambino di New York e le organizzazioni mafiose campane e calabresi, nonché come intermediario tra i fornitori di droga e i destinatari
L’operazione condotta nella provincia di Reggio, Roma e Como. Contestati diversi episodi posti in essere dalla dal clan in un arco temporale compreso tra il 2015 ed il 2016
Respinta l'istanza dei legali di Giuseppe De Stefano, che in aula si proclama innocente e chiede l'acquisizione di nuovi atti, fra cui alcune intercettazioni di “Mammasantissima”
Parla Tamara Nicolai, comandante del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Siracusa, che oggi ha posto fine alla latitanza del narcotrafficante calabrese rifugiatosi in Sicilia
L’uomo, originario di Sinopoli e destinatario di due ordinanze di custodia cautelare, si nascondeva in un appartamento a quindici chilometri da Siracusa
Individuati in Campania e in Francia i canali di approvigionamento della droga, la rete di distribuzione nel territorio di Rossano e di altre piazze di spaccio fuori dalla regione
Il 41enne è ritenuto responsabile della locale 'ndrangheta di Cuorgnè ed è già stato condannato in via definitiva a 5 anni e 5 mesi di reclusione per associazione mafiosa, sequestro di persona e detenzione di armi
La creazione dei siti rientrerebbe negli affari dalle imprese del nord Italia controllate dalle cosche, alle quali la Finanza di Reggio, sotto le direttive della Dda, ha sequestrato beni per 15milioni di euro
Sigilli a 15 milioni di euro riconducibili ad alcuni imprenditori operanti nel Nord Italia, ritenuti contigui alle potenti ed efferate cosche Aquino/Coluccio e Piromalli/Bellocco rispettivamente gravitanti nella fascia jonica e tirrenica del Reggino
Referendum ma non solo: questa sera nuova puntata del programma condotto dal noto massmediologo Klaus Davi. Ospiti in studio, inchieste e reportage. A partire dalle 21 su LaC
Quando in un’intervista al Corriere della Sera, alla domanda del cronista “Paura di altri attentanti?”, Maria Carmela Lanzetta rispose “No. Ma in Calabria, sa, c’è qualcosa di peggio: la fatica di vivere ogni giorno”.
Grazie all'operazione “Confine 2” che ha portato all'arresto di 14 persone, fatta luce sulle intimidazioni subite dall’ex sindaco e ministro: «Un plauso alle Forze dell’ordine e alla Magistratura»
La rivelazione della moglie di Giuseppe Cosimo Ruga convince gli inquirenti: fu lui a volere la morte del fratello Andrea. Alla base del fatto di sangue, questioni di predominio territoriale. Ecco tutti gli elementi a carico. Decisive le parole del pentito Cretarola
Il commento della presidente della Commissione parlamentare antimafia: «Fatta finalmente luce sulle minacce e gli attentati contro Maria Carmela Lanzetta»
Sarebbero in corso indagini per verificare la natura delle minacce. Lo stesso procuratore De Raho aveva espresso preoccupazione per l'incolumità del giornalista, durante i suoi soggiorni in Calabria
Giuseppe Cosimo avrebbe soffocato il fratello per riacquisire il controllo perso a causa degli anni trascorsi in carcere. L’appello di De Raho: «Invito i cittadini a collaborare»