La diocesi di Condofuri difende il prete: «Ha agito nel rispetto delle regole» e pubblica la Lettera pastorale dell’episcopato calabrese del 1916 che definiva già all’epoca «scandalose e ridicole certe processioni che si protraggono per mezze giornate e nelle quali, come se il santo fosse un burattino lo si fa girare per tutti i vicoli del paese»