Grappa Mangilli, storica grappa friulana parte del Gruppo Caffo 1915, è stata la grande protagonista di Spirito Italiano Cocktail Competition 2025, svoltosi nella cornice di Terrazza Les Etoiles a Roma, evento conclusivo dello Spirito Italiano Grappa Educational Tour.

Sebastiano Villatora, bartender dell’Antico Caffè Torinese di Trieste, si è aggiudicato la competizione con il cocktail Renovatio Spiritus, una creazione costruita attorno a Grappa Mangilli Mitica Riserva Barrique (50% Vol), protagonista assoluta di una ricetta essenziale e rigorosa, pensata per riportare la grappa al centro dell’esperienza degustativa, senza artifici né forzature. Accanto al nobile distillato friulano, un cordiale di melissa, caffè esausto e miso, completati da verjus di melagrana: un accostamento audace ma misurato, capace di dialogare con ingredienti complessi senza mai perdere equilibrio e leggibilità.

Un risultato raggiunto all’interno di un confronto di alto profilo, valutato da una giuria composta da professionisti ed esperti del settore che ha premiato la capacità di interpretare la grappa in modo contemporaneo, consapevole e profondamente rispettoso della sua identità, confermando il talento di una nuova generazione di bartender capace di rileggere la cultura del bere italiano con competenza, sensibilità e visione.

A commento del risultato, Giacomo Casoni, Responsabile Marketing & Trade Marketing del Gruppo Caffo 1915, ha dichiarato: «La grappa è da sempre un distillato da degustare in purezza, espressione consapevole di una cultura profondamente radicata nella tradizione della Cucina italiana, riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, e dell’arte distillatoria del nostro Paese. Con Grappa Mangilli intendiamo ampliare questo patrimonio aprendolo a nuove occasioni di consumo, a nuovi consumatori e, in particolare, al mondo della miscelazione di qualità».

«Il fatto che a vincere sia stato un giovane bartender rappresenta un segnale forte e positivo: dimostra come la grappa, se conosciuta e rispettata, possa dialogare con le nuove generazioni e trovare una valorizzazione autentica anche in mixology, senza perdere la propria identità. È in questo equilibrio tra tradizione e nuovi linguaggi capaci di interpretare i gusti e le abitudini delle nuove generazioni che vediamo il futuro della grappa».