Dalla collaborazione tra l’associazione e l’Istituto Agrario di San Giovanni in Fiore nasce un progetto che unisce tutela, agricoltura sostenibile e formazione delle nuove generazioni attraverso azioni concrete e replicabili sul territorio
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Il progetto “Biodiversità Sila” nasce da un’idea del coordinatore del Gruppo Locale di Conservazione - GLC Lipu Sila, Gianluca Congi, e del docente Francesco Lamanna, in servizio presso l’Istituto Agrario dell’IIS - Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Leonardo Da Vinci” con sede in San Giovanni in Fiore, che insieme hanno promosso la convenzione nell’ambito dei percorsi di formazione scuola-lavoro (ex P.C.T.O) sottoscritta tra il Direttore Generale della LIPU Camillo Danilo Selvaggi e il Dirigente Scolastico ing. Pasquale Succurro.
La convenzione, tra le altre cose, prevede il diretto impegno del GLC LIPU Sila per l’installazione di un congruo numero di cassette nido da predisporre all’interno dell’azienda dell’Istituto Agrario a San Giovanni in Fiore e in alcuni parchi pubblici e/o scolastici del circondario della presila crotonese (Caccuri, Castelsilano, Cerenzia e Savelli); fornire materiale didattico e lezioni sul campo incentrate sulla tutela della biodiversità, per un’agricoltura sostenibile e sull’importanza degli uccelli nell’ecosistema e nella vita delle persone. Un impegno concreto per la tutela della natura e per infondere nelle nuove generazioni i valori della diversità biologica e per una più armoniosa coabitazione tra uomo, habitat, specie animali e vegetali che interagiscono in un delicato equilibrio. Un ringraziamento speciale ai ragazzi dell’Istituto Agrario che hanno ideato una sottoscrizione a premi per finanziare l’acquisto del materiale necessario alla realizzazione delle cassette nido grazie anche al contributo di alcune aziende locali. Un modo intelligente e responsabile per agire da protagonisti e non essere degli spettatori del proprio futuro.
L’importanza delle cassette nido e gli obiettivi del progetto:
1) Le cassette nido sono state concepite al fine di favorire l’equilibrio ecologico con la nidificazione di piccoli uccelli passeriformi, con l’obiettivo di compensare la sempre più scarsa disponibilità di cavità naturali derivata dall’eliminazione errata di alberi ricchi di dentro-micro-habitat (cavità spesso presenti anche in alberi morti o deperienti) e dalla massiccia urbanizzazione (restauri di vecchi edifici con chiusura di buche pontaie e/o anfratti e/o cavità nei muri, molto utili invece alla nidificazione di tante piccole specie di uccelli).
2) Favorire la nidificazione di piccoli uccelli insettivori molto utili nel controllo naturale degli insetti dannosi in agricoltura e per le piante. Nella lotta biologica integrata entrano a pieno titolo gli uccelli insettivori, alleati strategici in quanto predatori efficaci di vari insetti, tra questi la carpocapsa del melo (Cydia pomonella), un lepidottero tra i più dannosi per le Pomacee, che attacca soprattutto le piante di mele e pere, ma può interessare susino, pesca, albicocco, noce, cachi, melograno, arancio, castagno, con le larve che scavano gallerie nei frutti andando a pregiudicare la qualità e la quantità del prodotto, provocandone marciume e precoce caduta al suolo. Inoltre, l’installazione di cassette nido per piccoli uccelli insettivori quali cinciallegra, cinciarella e cincia mora è un concreto aiuto per la lotta alla processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), un lepidottero defogliatore delle pinete, particolarmente insidioso e diffuso anche sul territorio della Sila. Le cince si nutrono di larve di processionaria e secondo alcuni studi possono ridurne le popolazioni fino al 40% nell’area attaccata e sita in prossimità dei nidi occupati.
3) Svolgere un’importante azione di educazione ambientale rivolta soprattutto alle nuove generazioni, coinvolgendole attivamente per la tutela della natura e degli uccelli selvatici, infondendo al contempo buone pratiche per tutelare la biodiversità rurale e urbana attraverso piccoli gesti dal grande significato sociale, culturale e ambientale. Un modello replicabile nei propri orti, giardini e ovunque si ritenga utile. In tutti i casi si tratta di azioni mirate alla responsabilizzazione della società nell’attuazione di misure di mitigazione dei cambiamenti climatici.
La prima trappa è stata quella di mercoledì 17 dicembre presso l’azienda dell’Istituto Agrario con l’installazione delle prime cassette nido là dove sono radicati frutteti e boschetti. L’installazione è stata preceduta da lezioni propedeutiche sul progetto, tenute presso alcune classi delle scuole medie inferiori dell’Istituto Comprensivo “Dante - Alighieri” di San Giovanni in Fiore, guidato dalla Dirigente prof.ssa Lamacchia Loredana oltre che rivolte a tutti gli alunni dell’Istituto Agrario afferente all’IIS “Leonardo Da Vinci” di San Giovanni in Fiore. Con l’inizio dell’anno nuovo, proseguiranno le attività di installazione di altre cassette nido con lezioni sull’importanza e la conservazione della natura rivolte agli alunni delle scuole medie inferiori di Caccuri, Castelsilano, Cerenzia e Savelli, inoltre, il GLC LIPU Sila, valuterà nel tempo la possibilità di seguire l’esito dell’installazione con le annesse nidificazioni delle specie di uccelli grazie all’intervento messo in campo che si prevede possa generare utilità nel corso degli anni a venire.

