Il bilancio di un anno di attività del Consorzio di Bonifica della Calabria. Questa mattina il commissario straordinario, Giacomo Giovinazzo, ha illustrato, nel corso di un incontro in Cittadella, le attività migliorative svolte durante il 2025. «Un lavoro organizzativo importante e la costruzione di un modello che dovrà trovare applicazione negli anni» ha precisato il commissario con riferimento in primo luogo alle attività di manutenzione del territorio. «Abbiamo pulito canali mai puliti, fornito acqua dove necessaria, tolta dove in esubero; insomma, ciò che la bonifica deve fare. Ma soprattutto – ha aggiunto Giovinazzo – stiamo affrontando con intelligenza il cambiamento climatico che impone una riconsiderazione della risorsa idrica attraverso investimenti importanti, investimenti sul Pnrr».

Secondo quanto riferito, il Consorzio ha finanziati interventi per circa 400 milioni: «Lavori ereditati da vecchi consorzi, ma di cui circa 100 milioni realizzati dal nuovo consorzio. Abbiamo ancora qualche piccolo problema finanziario che stiamo risolvendo. Le riforme tuttavia non si esauriscono in un paio di anni ma vanno nutrite fornendo anche nuovi elementi per la costruzione di un percorso». Durante il 2025, secondo quanto riferito, sono stati acquistati nuovi mezzi: «Sono state consegnate sei trince grazie ai fondi FSC messi a disposizione dalla Regione». Tra gli altri investimenti annoverati i misuratori: «è un nuovo paradigma dell'acqua che deve essere misurata e soprattutto deve essere pagata».

In relazione alla riscossione dei ruoli, Giovinazzo ha chiarito che nel 2024 «la capacità di riscossione è stata dell'85%. Quindi, una cosa mai fatta, è ancora in atto la riscossione del 2025, siamo già al 53%. La questione non sono tanto gli ettari di acqua messi al sistema, quanto scoprire chi è allacciato illegalmente. L'intuizione sono state le squadre di controllo che individuano gli abusivi. Non siamo contro nessuno, ma bisogna far capire che l'acqua è un bene che va pagato».

Sul fronte dei cambiamenti climatici e gli investimenti per mitigarne gli effetti Giovinazzo ha enumerato alcuni degli investimenti in programma. «L'acqua deve essere vista nella sua integrità generale, ovvero non solo per l'agricoltura ma da considerare nel ciclo integrato. Un progettino che stiamo sviluppando è quello di iniziare una fase di recupero di acqua reflua da un depuratore con la riammissione al terziario, cioè non all'idropotabile ma all'agrario, di acque derivate dal depuratore attraverso la purificazione, attraverso un filtro su cui stiamo lavorando».

«Stiamo andando avanti piuttosto bene con i consorzi pur tra mille difficoltà e mille problematiche ereditate» ha chiarito l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo. «Si inizia a delineare il nuovo consorzio di bonifica che si caratterizza soprattutto per migliori servizi nel settore agricolo: acqua agli agricoltori d'estate e minori esondazioni d'inverno con una migliore manutenzione del territorio».

«È una riforma che va ancora accompagnata, va ancora sostenuta, come succede sempre per le riforme» ha puntualizzato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «I consorzi erano dei baracconi che non facevano bonifica, non fornivano servizi, non pulivano i canaloni in una regione così complicata come la Calabria, dove la manutenzione del territorio è importante, oltre a dare acqua all'agricoltura. Oggi il Consorzio Unico sta lavorando con grande impegno su questi ambiti, lo sta facendo grazie all'ottimo lavoro di Giovinazzo, ma soprattutto grazie al contributo di tanti dipendenti che ogni giorno danno vita alle attività del Consorzio».