Le guide ufficiali del Parco nazionale della Sila intendono denunciare con forza una situazione che, con il passare delle settimane estive, sta diventando sempre più preoccupante e, per certi versi, imbarazzante: l'abbandono indiscriminato di rifiuti in alcune aree del parco, in particolare in prossimità di aree picnic e radure molto frequentate nei fine settimana.

«Ogni domenica, al termine delle giornate all’aria aperta – affermano le guide –, troviamo sacchetti di plastica abbandonati tra i cespugli, appesi sugli alberi, sulle staccionate, bottiglie, contenitori di alluminio e resti alimentari disseminati sul terreno. Uno scenario inaccettabile, che contrasta con lo spirito di tutela e rispetto che ogni visitatore dovrebbe portare con sé entrando in un’area protetta».

«Come guide ufficiali del Parco – proseguono –, ci troviamo ogni giorno a dover rispondere alle domande e allo sconcerto dei turisti, molti dei quali provenienti da altre regioni o dall’estero, che si aspettano di trovare un ambiente incontaminato e curato. Per fortuna questo fenomeno è limitato alle aree di picnic e inoltrandosi nei sentieri non si trova spazzatura. Tuttavia, questo comportamento incivile danneggia non solo l'immagine del territorio, ma soprattutto l'equilibrio naturale dell’ecosistema silano».

«I rifiuti lasciati nei boschi – spiegano – rappresentano un grave pericolo per la fauna selvatica: gli animali vengono attratti dagli scarti alimentari e possono ingerire materiali plastici o nocivi, con conseguenze spesso letali. Inoltre, la decomposizione dei rifiuti in ambienti naturali altera il suolo, inquina le acque e può diventare un pericolo anche per il propagarsi di incendi nei mesi più caldi».

«Per questo motivo – dichiarano le guide – rivolgiamo un appello chiaro e diretto a tutti i visitatori del Parco: riportate a casa la vostra spazzatura. Ogni piccolo gesto di responsabilità è un grande passo verso la tutela della natura. Non è compito dell’amministrazione raccogliere i vostri rifiuti. Dovete smaltirli nel comune di residenza».

«La Sila – concludono – è un patrimonio di biodiversità unico in Europa, un luogo che ci accoglie con generosità e bellezza. Ognuno di noi ha diritto di godere di questo immenso patrimonio, ma ricambiare questo dono con rispetto è un dovere di tutti».