Viaggi vintage

Emmina torna in Calabria, la locomotiva degli anni ’30 farà servizio turistico in Sila

I due mezzi percorreranno la tratta silana delle ex Calabro-Lucane. L’operazione è stata realizzata grazie alla fruttuosa collaborazione fra Ferrovie della Calabria e l’associazione Ferrovie in Calabria

di Franco Laratta
11 dicembre 2022
18:44
La locomotrice
La locomotrice "Emmina" (foto Roberto Cocchi)

Le chiamavano Emmina, e per molti anni hanno prestato servizio sulla ferrovia del Pollino e sulla tratta Catanzaro-Catanzaro Lido. Vennero costruite sin dagli anni ‘30. In Calabria ne circolarono alcune fino agli anni '70

Erano automotrici diesel piuttosto brutte e scomode, nate per dimezzare i tempi di percorrenza dei lentissimi treni a vapore. Sembravano più che altro autobus su rotaia e cremagliera. Il freno a mano era azionato da un grosso volante sistemato sul posto di guida. Erano unidirezionali e dovevano essere girate a fine corsa su piccole piattaforme azionate a mano. Ma ora, dopo 50 anni l'Emmina torna in Calabria. Anzi ne tornano due. E in più torna anche la locomotiva a vapore 358, gemella della locomotiva 353 che fa uno straordinario servizio turistico sulla tratta silana Moccone - San Nicola S.M. Ritornano tre pezzi storici di grande valore che nel 2015 l’Associazione Ferrovie in Calabria ha scoperto in un vero e proprio museo nei pressi di Roma, di proprietà di un collezionista e appassionato di treni, l’ingegnere Vittorio Di Giacomo.


Dal 2015 sono seguite alcune interlocuzioni e quindi l’interessamento dell’azienda Ferrovie della Calabria (ex Calabro-Lucane) per acquisire il materiale rotabile disponibile. La svolta la si deve all'attuale Amministratore Ernesto Ferraro che si è impegnato direttamente per formalizzare un accordo con Di Giacomo, al fine di riportare in Calabria i tre pezzi storici, ben tenuti nel deposito museo romano.

L’entusiasmo dei ragazzi dell’Associazione Ferrovie in Calabria è grande: «La prima Emmina è la M1c.90R, costruita nel 1953, facente parte di una serie di automotrici realizzate dalle officine Ranieri di Roma riutilizzando il telaio di carri dismessi e recuperando motori diesel marca Gm di derivazione bellica. L'automotrice è stata dotata in origine di ruota dentata per la circolazione su linee a cremagliera, da cui il suffisso “c" dopo M1, successivamente rimossa nel 1974 per cessate esigenze d'esercizio».

L'automotrice è in ottimo stato ed è completa di interni originali e persino delle sue dotazioni di bordo al completo. Lo stesso vale per  l’altra Emmina, la M1c.88 di fabbricazione Piaggio. Non sono state facili le operazioni di recupero e trasporto delle locomotrici. Sono state necessarie le abilità tecniche delle maestranze di Ferrovie della Calabria, che con la guida del Capotecnico Antonio Massarini, sono riusciti abilmente nell'impresa. I mezzi storici sono stati condotti con successo presso le officine F.C. di Cosenza.

Il materiale rotabile acquistato a fine anni ’70 dall’ingegner Di Giacomo era tenuto in perfetto ordine. Ma il mancato utilizzo avrebbe inevitabilmente portato gli stessi al disuso ed con ogni probabilità alla successiva demolizione.

Nello specifico tornano in Calabria i seguenti rotabili:
- Locomotiva a vapore FCL 358
- Automotrice diesel a cremagliera M1c 88
- Automotrice diesel a cremagliera M1c 90R - Carrozze a terrazzini e due assi 3330 e 3438
Il materiale è stato per tanti anni ben conservato al coperto presso un deposito di proprietà dell’Ing. Di Giacomo.

Ma come è stato convinto il collezionista a cedere questi tre pezzi storici? L’ingegnere Di Giacomo aveva ottime notizie relativamente alla Ferrovia Silana, soprattutto al grande successo del Treno della Sila, così ha accettato di cedere in comodato d’uso gratuito all’azienda ferroviaria calabrese, il proprio materiale rotabile, anche in virtù della Legge Nazionale 128/2017 dedicata all’individuazione e gestione delle Ferrovie Turistiche, che mette in primo piano le associazioni di settore nell’organizzazione dei treni storici e cura del materiale rotabile, in comune accordo con le imprese ferroviarie.

Non serve molto per capire che tutto questo ha un significato importante in termini di sviluppo turistico per la nostra Regione. Rimettere in funzione questi treni significa arricchire notevolmente l'offerta turistica nell'ambito dell'organizzazione di eventi con treni storici, un settore che attrae sempre più visitatori da tutta Italia.

Il Treno della Sila è l’esempio concreto di un successo straordinario che ogni volta fa registrare il tutto esaurito. Grazie soprattutto alla collaborazione tra Ferrovie della Calabria e Associazione Ferrovie in Calabria che ha messo in moto una perfetta organizzazione per la promozione turistica e la gestione del convoglio storico del 1926 che circola da Moccone a San Nicola S.M. che è la stazione ferroviaria più alta d’Italia. Sperando in un prolungamento a breve fino alla stazione capolinea di San Giovanni in Fiore.

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