Natura

Parco nazionale della Sila, avvistato un maestoso e raro esemplare di avvoltoio Grifone

Un evento eccezionale e inaspettato perché questo splendido rapace appartiene a una specie estinta in Italia tranne che in Sardegna. È stato fotografato dal coordinatore del gruppo locale di conservazione Lipu Gianluca Congi (ASCOLTA L'AUDIO)

di Franco Laratta
4 febbraio 2023
10:45
L’avvoltoio Grifone avvistato in Sila in compagnia di un corvo
L’avvoltoio Grifone avvistato in Sila in compagnia di un corvo

Un incontro certamente raro e inaspettato, soprattutto a queste latitudini, quello capitato nei giorni scorsi nel Parco Nazionale della Sila, a oltre 1200 metri nel comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Ancora una volta a fare osservazioni di uccelli rari in Sila è stato Gianluca Congi, impegnato nel monitoraggio ornitologico sul Picchio nero in qualità di coordinatore del Gruppo locale di conservazione Lipu – Sila.

Durante le attività di ricerca, ad almeno trecento metri di distanza, ecco apparire un imponente sagoma nella neve e intorno ad essa un numeroso gruppo di corvi imperiali che tentano di “mobbarla”, ossia con la loro presenza ossessiva stanno lì per infastidire l’avvoltoio. Una scena spettacolare, di rara bellezza, specialmente se ripresa tra i pini silani e il candido manto nevoso. Eccolo, il Grifone (Gyps fulvus), uno dei più belli e maestosi avvoltoi ancora osservabili in Europa. Nella mitologia è dipinto come una creatura leggendaria con il corpo di leone e la testa d'aquila, nella realtà invece, si tratta di un grande avvoltoio (uno dei quattro presenti in Europa e uno dei tre nidificanti in Italia) con un’apertura alare che può rasentare i 2,8 metri e pesare fino a dieci chili.


In Italia la specie si è estinta tranne che in Sardegna (unica colonia naturale italiana) e negli anni è stato oggetto di diversi progetti di reintroduzione e introduzione, tra cui anche nel parco del Pollino. Si tratta di una specie non nidificante in Sila.

L'avvoltoio Grifone avvistato in Sila

È un necrofago, cioè si nutre di carogne di animali morti, assumendo perciò un ruolo ecologico molto importante ovvero quello di “spazzino naturale”. L’individuo osservato non è dotato di anelli, marche alari, Gps, penne decolorate e altri sistemi per l’identificazione, ragion per cui potrebbe trattarsi di un individuo selvatico chissà con quale provenienza (italiana o estera).

Grazie alla loro imponenza, infatti, riescono a rimanere in volo per centinaia di chilometri senza sbattere le ali e a raggiungere 6000 metri di quota sfruttando soltanto le correnti ascensionali.

Il Grifone è l’unico avvoltoio europeo che nidifica in colonie su pareti rocciose. L’uccisione illegale soprattutto con uso di bocconi avvelenati, il disturbo dei siti riproduttivi e la modificazione delle pratiche di allevamento (diminuzione drastica della disponibilità di carcasse di animali che vengono invece recuperate per essere smaltite), il rischio di collisione con linee elettriche e pale eoliche, sono tutti fattori che determinano un grave grado di minaccia degli avvoltoi, in molte aree del mondo scomparsi o rarificati.

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