Il sindaco interviene sul possibile spostamento della base e sulle scelte strategiche dell’aeroporto: «Decisioni così importanti non possono essere prese senza confronto e senza tutelare il ruolo centrale di Lamezia»
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In queste settimane Lamezia Terme è al centro di un dibattito pubblico che riguarda il possibile spostamento della base Canadair e, più in generale, alcune scelte strategiche che stanno interessando lo scalo aeroportuale cittadino. Una discussione che coinvolge cittadini, operatori del settore e rappresentanti istituzionali e che ha spinto il sindaco della città Mario Murone a intervenire con fermezza per fare chiarezza e tutelare gli interessi del territorio.
«Avverto il dovere di rassicurare la comunità lametina – dichiara il primo cittadino – perché da giorni ho già avviato le interlocuzioni necessarie per dare risposte puntuali agli interrogativi, assolutamente legittimi, che sono stati sollevati. Nessuna preoccupazione resterà senza riscontro».
Murone sottolinea come sia necessario intervenire tempestivamente, prima che decisioni assunte in modo unilaterale dalla gestione aeroportuale possano diventare irreversibili. «Per questo – spiega – ho chiesto un incontro immediato e urgente con l’Amministratore Unico della Sacal, Marco Franchini. Qualora le risposte che riceverò non dovessero risultare persuasive, porterò la questione all’attenzione del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto».
L’obiettivo, chiarisce il sindaco, è comprendere fino in fondo le motivazioni che hanno determinato tali scelte. «Voglio conoscere le reali ragioni che le hanno guidate, le eventuali necessità operative e, soprattutto, verificare che si tratti di decisioni fondate su strategie realmente vantaggiose per il futuro dell’aeroporto».
Su un punto la posizione dell’amministrazione comunale è netta: «Non accetterò che Lamezia venga indebolita o, peggio ancora, ingiustificatamente penalizzata».
Accanto alla questione specifica della base Canadair, il sindaco apre anche una riflessione politica e istituzionale più ampia sulla governance della Sacal. «Quanto sta accadendo – afferma – dimostra ancora una volta che la scelta, compiuta in passato, di affidare la guida della Sacal a un amministratore unico, anziché a un Consiglio di Amministrazione, non garantisce sufficiente democraticità, trasparenza e rappresentanza dei territori».
Per questo motivo, parallelamente alla richiesta di chiarimenti sulle decisioni operative, il sindaco si è rivolto al presidente della Regione affinché si faccia promotore del ripristino del Consiglio di Amministrazione della Sacal S.p.A.. «Decisioni di questa portata – rimarca – non possono essere assunte senza confronto e senza una reale collegialità. Se il CDA fosse stato operativo, probabilmente oggi non staremmo discutendo di scelte percepite come calate dall’alto e apprese solo attraverso i mezzi di informazione».
Il ruolo di Lamezia Terme, conclude il primo cittadino, non può essere messo in discussione. «Lamezia non è una città qualsiasi: il suo aeroporto è un nodo strategico regionale, un’infrastruttura di rilievo nazionale, un motore di sviluppo per l’intera Calabria. Chi pensa di poter decidere su Lamezia senza un serio e preventivo confronto con Lamezia stessa non ha compreso gli obiettivi e la visione di questa Amministrazione».
«Da sindaco – conclude – difenderò questa città senza se e senza ma. Lo farò con gli strumenti istituzionali, con il dialogo e il confronto, ma anche con tutta la determinazione necessaria ogni volta che sono in gioco il progresso e il futuro della nostra comunità».


