Dopo 16 anni l'oratore latino riappare tra le tracce con un brano tanto elegante quanto articolato. Un labirinto di subordinate, inversioni sintattiche e strutture complesse
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Dalle 8:30 di questa mattina ha preso il via la seconda prova della maturità 2025, diversa per ciascun indirizzo scolastico. Per il liceo classico, migliaia di studenti hanno imbracciato il vocabolario e si sono recati nelle proprie scuole per scoprire il testo da tradurre. La versione proposta è tratta dal De Amicitia di Cicerone, precisamente dal capitolo 26. Un ritorno importante: erano 16 anni che il grande oratore latino non compariva tra le tracce d’esame.
Una scelta per nulla banale, benché qualcuno potesse averla ipotizzata. Cicerone è uno degli autori più temuti dagli studenti: il suo stile, tanto elegante quanto articolato, è un labirinto di subordinate, inversioni sintattiche e strutture complesse. È in buona compagnia: tra gli altri "spauracchi" ci sono Tacito, Seneca, Quintiliano.
Affrontare una versione di latino richiede metodo. Prima di tutto, una lettura completa e attenta del testo, poi un’analisi accurata del periodo e della logica del discorso: riconoscere le subordinate, individuare i verbi, cogliere i costrutti sintattici più insidiosi. Ogni dettaglio linguistico è fondamentale. Solo una solida preparazione grammaticale e stilistica consente di arrivare a una resa fedele e coerente del testo latino.
Il brano scelto – già presente in alcune antologie e nei versionari più diffusi – riflette sul valore dell’amicizia. Nel De Amicitia, scritto sotto forma di dialogo tra Gaio Lelio e due giovani, Cicerone eleva l’amicizia a ideale etico e umano. Il capitolo 26, in particolare, esplora la responsabilità morale dell’amico: non l’adulazione, ma il coraggio di correggere con affetto. L’amico vero è guida, sostegno e coscienza.
Un testo ricco di significato, che offre agli studenti non solo uno spunto linguistico, ma anche un’occasione di riflessione sul senso dei legami autentici, proprio in un’età in cui ci si affaccia alla vita adulta. Una prova impegnativa, sì, ma carica di bellezza e valore. E per chi saprà affrontarla con rigore e sensibilità, potrà anche rivelarsi una delle più significative dell’intero percorso di studi. In bocca al lupo a tutti i maturandi.