In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il direttore dell’Osservatorio Regionale sulla Povertà della Calabria (OSP), Antonio Belmonte, rivolge un appello forte alla Regione affinché avvii un’azione strutturale e proattiva, capace di cogliere appieno le opportunità offerte dagli investimenti nazionali oggi disponibili.

Belmonte sottolinea come la disabilità rappresenti spesso una delle principali cause di povertà e ricorda che in Calabria le persone con disabilità costituiscono circa l’8% della popolazione, con una prevalenza crescente nelle fasce anziane: il 70% vive infatti in età avanzata, spesso accompagnata da patologie croniche e da forme di vulnerabilità economica e sociale.

Una riforma storica e investimenti senza precedenti

«Questa è un’opportunità storica», afferma Belmonte. Il nuovo Piano d’Azione Nazionale (PAN) per la disabilità, approvato dall’Osservatorio Nazionale presieduto dal ministro Alessandra Locatelli, mette in campo risorse ingenti e strumenti innovativi che impongono alla Calabria un cambio di passo. Tra gli investimenti principali:

  • 1,5 miliardi per il Fondo Unico per l’Inclusione
  • Riforma della Disabilità, con iter semplificati, abolizione delle visite di rivedibilità e introduzione del “Progetto di Vita” personalizzato
  • 435 milioni annui per velocizzare i riconoscimenti di invalidità civile
  • 380 milioni per favorire autonomia lavorativa, abitativa e sociale
  • 257 milioni per il riconoscimento del caregiver familiare
  • Oltre 750 milioni per trasporto e supporto educativo degli studenti con disabilità

«Con numeri di questa portata – rimarca Belmonte – la Calabria non può permettersi di procedere per inerzia».

La proposta: creare l’Osservatorio Regionale Disabilità (ORD)

Il direttore dell’OSP evidenzia che, accanto al Garante regionale e all’Osservatorio Autismo, manca ancora uno strumento fondamentale: un Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità (ORD), modellato sull’esperienza dell’Osservatorio Nazionale.

Questo organismo – secondo Belmonte – dovrebbe fungere da cabina di regia con tre funzioni chiave:

  • Massimizzare l’impatto delle risorse nazionali, assicurando che fondi come il Fondo Unico o quelli per l’autonomia siano realmente intercettati, programmati e spesi in maniera efficace.
  • Attuare subito la riforma, avviando la sperimentazione del “Progetto di Vita” e applicando le misure di semplificazione richieste dal Governo.
  • Contrastare la povertà legata alla disabilità, lavorando in sinergia con l’OSP per garantire inclusione lavorativa, supporto alle famiglie e percorsi realmente orientati alla dignità della persona.

«Non reattività, ma proattività»

«È il momento di dimostrare proattività, non reattività – conclude Belmonte –. La Calabria ha il dovere di costruire un ponte strategico con il Governo per trasformare la riforma e gli investimenti in strumenti di inclusione concreta. Solo così potremo garantire un welfare strutturale, capace di offrire dignità, autonomia e opportunità reali a tutte le persone con disabilità della nostra regione».