Gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con il magistrato alla guida della Procura partenopea vivendo un’esperienza unica nel cuore del capoluogo campano
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Un incontro unico e memorabile ha visto protagonisti i presidenti delle Consulte studentesche della Calabria, coordinati da Franca Falduto, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in esclusiva con il Procuratore Nicola Gratteri in Piazza del Plebiscito, durante la loro partecipazione al Summit sull’Intelligenza Artificiale in corso nel capoluogo partenopeo.
L’evento, straordinario per la sua unicità, è stato possibile grazie all’impegno personale del procuratore Gratteri, noto in tutto il mondo per la sua lotta alla mafia e per l’attività educativa di prevenzione della criminalità organizzata, promossa anche attraverso il programma televisivo “Lezioni di Mafie”.

Il gruppo selezionato da Franca Falduto, composto da giovani rappresentanti studenteschi provenienti da varie regioni d’Italia, ha potuto vivere un’esperienza esclusiva: incontrare il procuratore in un angolo riservato della piazza, protetto dalle forze di polizia che fanno parte della sua scorta, mentre passanti e curiosi si fermavano riconoscendo il volto del magistrato, ormai simbolo di legalità e impegno civile in Italia e all’estero.
Il consolidato rapporto tra Gratteri e le Consulte studentesche affonda le radici trent’anni fa, quasi in concomitanza con le prime indagini importanti del magistrato. Il suo stile di vita e la sua coerenza professionale sono stati da sempre un modello per i giovani, incarnando le parole di Giovanni Falcone: “La mafia è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine.”
Durante l’incontro, i presidenti delle Consulte hanno avuto l’opportunità di discutere con Gratteri anche dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle indagini, in risposta alla metamorfosi della criminalità moderna, sempre più diffusa e connessa attraverso il digitale.
L’incontro, che ha alternato momenti di riflessione, aneddoti e incoraggiamenti, ha lasciato un segno profondo nei giovani partecipanti, confermando l’importanza del dialogo diretto con figure istituzionali impegnate nella difesa della legalità e dei valori civici.