Sullo Stretto affacciano ancora una vasta area di cantiere, soltanto 92 cabine riqualificate, sulle 800 totali, e le altre degradate e solo in parte demolite. 92 cabine inutilizzate, nonostante l'indagine di mercato e il successivo tentativo di affidamento diretto.

Questo lo scenario nello storico Lido comunale Genoese Zerbi, nella Rada dei Giunchi di Reggio Calabria. Una stagione senza prospettive di apertura, dunque, pare ormai essere questa del 2025 per il più antico centro balneare della città che non risulta appetibile per gli operatori economici.

Agosto volge al termine, come del resto la stagione estiva, e sembra svanire ogni possibilità di veder fruite le 92 cabine che con il primo intervento il Comune lo scorso anno ha riqualificato.

L'area del Lido Comunale Genoese Zerbi è oggetto di ulteriori progetti di riqualificazione da parte dell’Amministrazione Comunale e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Vibo Valentia per un investimento complessivo di circa sette milioni di euro, di cui cinque stanziati dal Ministero della Culturaper la rilevanza storica dello stabilimento.

Proseguono, a cura della Sovrintendenza, lo smantellamento della porzione di lato sud e, a cura del Comune, gli interventi di pulizia e bonifica sul lato nord. L'area resta, dunque, un cantiere che non attira operatori per la gestione della parte che intanto avrebbe potuto essere aperta.

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