Dal Gruppo Subacqueo al Circolo Nautico, diverse le associazioni che nella città del Santo uniscono le energie per mettere in piedi iniziative inclusive e offrire esperienze uniche a chiunque voglia viverle
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Paola città solidale. Al di là dei colori politici e delle amministrazioni comunali che si sono succedete, nella città di San Francesco è cresciuto di anno in anno lo spirito di solidarietà ed in particolare l’attenzione verso i disabili.
Una delle principali caratteristiche della città è quella di estendersi lungo il Tirreno alla base della fascia collinare. Ed il mare per decenni ha rappresentato una chimera per quanti disabili non riuscivano a viverlo pienamente. Ma già dal 1986 in città ha iniziato ad operare una onlus, guidata dal professore Piero Greco, che ha demolito, letteralmente, l’impossibilità per disabili, da quanti sono privi dell’organo della vista a quanti vivono grosse problematiche motorie, a vivere il mare a 360 gradi. Questa onlus ha permesso a tanti, giovani e meno giovani, di sondare i fondali del Tirreno paolano venendo a conoscenza diretta di un modo visto o sentito raccontare solo da lontano. Il Gruppo Subacqueo Paolano ha infatti indirizzato la sua azione sociale, che definire meritoria è davvero poco, a centinaia di provetti sub giunti, negli anni, anche da altri punti di Italia.
E proprio in questi ultimi giorni il Club Nautico Paola ha ottenuto dalla Federazione Nazionale Vela l’ammissione al finanziamento per l’acquisto della barca Hansa. Sostenuto anche dalla amministrazione comunale e da ben 40 donatori, il circolo presieduto da Riccardo Ferrari potrà presto riuscire a portare «i disabili in barca a vela, per navigare insieme, senza barriere». E quindi fra l’azione sociale del Gruppo Subacqueo e l’iniziativa del Circolo nautico, per i disabili il mare potrà essere non più solo una realtà inesplorata.
Fra l’altro proprio il Gruppo Subacqueo Paolano è stato protagonista della immersione nei fondali del mare paolano di una statua del santo patrono, ben presto ribattezzata come San Francesco degli Abissi. E sempre gli attivisti coordinati da Piero Greco provvedono a ripulire letteralmente la statua garantendone la tranquilla presenza nei fondali di fronte la città. L’aspetto più esaltante di questi momenti di solidarietà è che si pensano, realizzano e si vivono da anni senza riferimento ad alcuna parte politica. E Gsp e Cnp si aggiungono alle altre associazioni che vivono le problematiche di alcune fasce sociali cittadine in silenzio e senza proclami.
Qualcuna è sorta vicino e con il sostegno delle parrocchie cittadine, altre vivono con puro spirito laico: fatto è che in città i soggetti promotori di solidarietà sono sempre di più. Certo il Gruppo Subacqueo ed il Circolo Nautico hanno focalizzato la loro azione di solidarietà su alcune fasce deboli ed in particolare regalando loro momenti di vita vissuta al mare e nel mare, fino ai suoi fondali. Sarà che comunque in città sono stanziali ben quattro comunità religiose che in ogni caso testimoniano una presenza anche a sostegno dei più deboli, ma fatto è che Paola, la città di Paola, si sta sempre più caratterizzando come città della solidarietà.